Aversa, tifosi contro il duo Marra-Costagliola. E Spezzaferri ne ha per tutti
E’ notte profonda ad Aversa dopo l’ennesimo stop interno col Foggia. Una debacle che, oltre ad inchiodare la squadra all’ultimo posto a -7 dalla coppia Reggina-Ischia, sancisce il divorzio tra i tifosi granata e il duo tecnico rappresentato dal direttore sportivo Pasquale Costagliola e dal trainer Sasà Marra. Lunghe e pesanti le contestazioni rivolte ad entrambi da una trentina di aficionados normanni già dopo la rete del raddoppio rossonero griffata Sainz-Maza. Un confronto piuttosto animato proseguito, sotto l’occhio vigile delle forze dell’ordine, anche nell’area contigua agli spogliatoi per almeno una mezz’ora dopo il fischio finale del bergamasco Mainardi. Molta tensione ma faccia a faccia che non è mai deragliato dai binari della civiltà e del rispetto reciproco. Tuttavia a Marra e Costagliola la delegazione di tifosi granata ha chiesto le dimissioni immediate, rimproverando loro la mancanza di risultati (due punti in cinque gare dopo il giro di boa) e una campagna di rafforzamento giudicata non adeguata. Bocche cucite, invece, da parte dei diretti interessati, che hanno ascoltato in silenzio provando a capire le ragioni dei contestatori. Entrambi prendono tempo e riflettono sul da farsi.
Difficile, però, che possano decidere di mettersi da parte. Ma a gettare un po’ di benzina sul fuoco ci ha pensato il patron Giovanni Spezzaferri, scurissimo in volto, che pure ha confermato una sorta di silenzio stampa per tutti i tesserati (quindi anche per Marra e Costagliola): “E’ una scelta nostra e ci dispiace per i giornalisti che hanno il diritto di espletare il loro lavoro. Ma riteniamo opportuno non far parlare nessuno. Noi abbiamo rivoluzionato un’intera rosa con grandi sacrifici e assecondando tutte le richieste che c’erano state avanzate. E non era facile con un pubblico che è sfiduciato e assente. Ma i fatti parlano chiaro: Aversa non può essere terra di conquista e noi non possiamo passare come gli scemi del villaggio. Purtroppo ci siamo affidati a persone che non ripagano i nostri sacrifici nonostante ci abbiano dato delle indicazioni che noi abbiamo sposato. Noi le nostre responsabilità ce le prendiamo, ma è ora che se le prendano anche altri.
La contestazione dei tifosi? Condivido il loro stato d’animo. Sono rammaricato di questi risultati. Sono frutto anche di scelte sbagliate. Inutile parlare di aspetti tecnici e mentali, anche chi capisce poco di calcio avrebbe capito che certe scelte dovevano essere fatte in maniera diversa. Non si poteva tenere in campo un giocatore in affanno e ammonito (Giannattasio, poi espulso, ndr). Magliocchetti oggi era disponibile, ma era in panchina. Eppure avevamo ottenuto un transfer per lui dall’India in un giorno e mezzo. Non si può dire sempre bravo ad un calciatore che sbaglia tante volte sotto la porta. Piuttosto va sostituito”. Dichiarazioni dure con le quali il presidente granata scarica di fatto Marra e Costagliola. Si balla, quindi, tra un possibile esonero di tecnico e ds e una più difficile, al momento, ipotesi di dimissioni. Fatto sta che la luna di miele è finita. Sfiduciati da tutti, per gli artefici del (quasi) miracolo Arzanese, la strada ad Aversa si fa sempre più in salita. E non solo per la classifica.