Garattoni pronto all’esordio da titolare: dall’idolo Dani Alves ai trascorsi all’Imolese, desideroso di incantare lo “Zac”
Vietato sbagliare. Questo l’imperativo del Foggia per il lunch match che andrà in scena domenica allo Zaccheria e vedrà contrapposta la Juve Stabia ai rossoneri, reduci da un pareggio amaro ottenuto al Domenico Francioni di Latina.
Zeman avrà a disposizione una formazione rimaneggiata: pesano le assenze di Maselli, Di Pasquale e Markic, a meno di un recupero inaspettato nelle ultime ore. Out anche Martino, il quale dovrà scontare la squalifica a seguito del cartellino rosso rimediato nell’ultima gara. Al suo posto, con molta probabilità, agirà Garattoni, che per la prima volta avrà l’opportunità di esibirsi dal primo minuto con la casacca rossonera.
Il laterale, arrivato alla corte di Zeman nell’ultima sessione di calciomercato, farà il suo esordio da titolare proprio contro la sua ex squadra: la Juve Stabia. Nella precedente stagione, infatti, Garattoni ha vestito la maglia delle vespe collezionando trentuno presenze condite da due assist e due gol. Il terzino era un punto fermo dell’11 titolare di Pasquale Padalino e le sue qualità hanno convinto Peppino Pavone, anch’egli alla Juve Stabia nello scorso campionato, a puntare ancora su di lui. I tifosi campani conservano un ottimo ricordo di Garattoni, protagonista di un’ottima annata – in grande spolvero soprattutto nel girone d’andata, ndr– e, probabilmente, accantonato troppo presto da Walter Novellino.
Il difensore è cresciuto nelle giovanili del Cesena e ha conosciuto la sua maturazione definitiva tra i professionisti nell’Imolese, club con cui ha prima conquistato una promozione in Serie C. Secondo gli addetti ai lavori, Garattoni incarna abbastanza bene il profilo del “terzino moderno”, capace di proporsi con continuità in fase offensiva e, allo stesso tempo, di essere decisivo con diagonali e tackle difensivi.
“Nel mio ruolo credo sia determinante soprattutto la corsa” ha dichiarato il giovane difensore, a tal proposito, in un’intervista rilasciata tempo addietro a SabatoSera.it. “Bisogna andare su è giù per il campo tante volte, è una che richiede sia la capacità di difendere che di attaccare. In passato, il terzino veniva utilizzato solo per marcare, ora gli si chiede molto di più. Bisogna essere capaci di difendere bene, perché sono le squadre che prendono pochi gol a vincere i campionati”.
Garattoni ha anche confessato di ispirarsi ad alcuni calciatori, considerati veri e propri modelli da seguire: “Mi è sempre piaciuto Dani Alves, ma essendo uno dei terzini più forti al mondo è impossibile da emulare. Restando in Italia mi piace parecchio Lazzari, che ha grande corsa e che come me ama portare tanti palloni e arrivare sul fondo”.
Domenica Zeman potrà contare su una freccia in più nel suo arco: Alessandro Garattoni, desideroso di mettersi in mostra davanti ai tifosi presenti allo “Zac” e di ribaltare le gerarchie del boemo per la fascia destra, mosso dal sentimento di rivalsa verso la Juve Stabia, rea di averlo messo da parte con troppa facilità.
Antonio Iammarino