Gli abbonamenti? Sono le vittorie a portare entusiasmo…
Meno di 2 mila e 500 tessere vendute: la campagna abbonamenti del Foggia, a meno di proroghe (comunque probabili) si è chiusa con numeri obiettivamente al di sotto di quelle che erano le attese. Il ritorno di Zeman e Pavone, uniti ad una proprietà solida e ambiziosa avrebbero probabilmente meritato una corsa più massiccia al botteghino. Tuttavia non mancano le attenuanti, a cominciare dal l’impossibilità di abbonarsi attraverso le piattaforme online, cosa che ha scoraggiato, a parere di chi scrive, soprattutto i tanti tifosi che vivono in provincia, senza contare i fuori sede. A questo va poi aggiunto il timore di incorrere (scongiuri autorizzati) in nuove restrizioni causate dalla pandemia tuttora in corso, la crisi economica (peraltro atavica in questa città) e il fatto che alcuni settori (leggasi Tribuna Est) risultano parzialmente inagibili, con la chiusura dell’anello superiore e l’obbligo di andare in quello inferiore dove la visuale, a causa dei vetri opacizzati, non risulta delle migliori.
In ogni caso poca cosa se si paragonano i numeri attuali a quelli, per esempio, relativi all’anno della ripartenza dalla serie D del 2019 (4 mila e passa gli abbonamenti all’epoca venduti). Un’ eventuale proroga della campagna abbonamenti potrebbe consentire di migliorare, sia pure lievemente, i numeri attuali. Magari qualcosa potrebbe farla, in futuro, anche la stessa società, attrezzandosi con vendite online e, se possibile, dando la possibilità di spalmare il costo mediante rateizzazioni. Al resto dovrebbe poi pensarci la squadra. Perché è noto che sono poi le vittorie a portare entusiasmo. E con esso ad accelerare la corsa verso il botteghino…
Carmine Troisi