I tifosi del Foggia sognano di tornare in Serie A
Il calcio a volte è capace di regalare ai suoi tifosi storie romantiche, come quella di Znedek Zeman, con l’allenatore boemo che ha scelto di tornare sulla panchina del Foggia per provare a portare i pugliesi in Serie B e guardando le offerte messe a disposizione dagli operatori di scommesse questa non è una missione impossibile anche se il livello del campionato è alto, con prestigiosi club come Palermo, Bari, Catanzaro, Catania e Avellino giusto per citarne alcuni.
I rossoneri nella loro storia vantano 11 stagioni nella massima serie, competizione dalla quale mancano però da parecchio tempo, addirittura all’annata 1994-199, anno in cui la squadra arrivò 9 sfiorando la qualificazione europea.
Il migliore risultato del Foggia in Serie A è stato il 9 posto, posizione raggiunta altre due volte miglior piazzamento 1964-65, e 1991-92.
Per quanto riguarda il palmares possiamo citare la vittoria di due coppa Italia di Serie C (2006-2007 e 2015-2016).
Il Foggia calcio nasce il 5 luglio 1920 grazie alla fusione tra Unione Sportiva Prop Foggia e Unione Sportiva Atleta con il nome Sporting Club Foggia, con l’affiliazione alla FIGC che diventò ufficiale solamente due anni dopo con l’iscrizione al campionato di seconda divisione, con l’anno successivo subito in Prima divisione.
Nei primi anni la squadra alternò promozioni e retrocessioni e ci fu la fusione con il velo club: diventa così l’Unione Sportiva Foggia.
Nel 1932 sfiora per un punto la promozione in Serie B, ma fu una lezione utile per l’anno successivo utile per raggiungere l’obiettivo l’anno successivo.
Dopo una retrocessione e l’ampliamento ad altri sport il Foggia venne ammesso alla Serie B per meriti sportivi nel dopoguerra. ma fu una breve esperienza visto che la stagione terminò con un’altra retrocessione.
Il primo vero periodo d’oro risale agli anni 60 quando i rossoneri prima conquistarono la Serie B e poi per la prima volta la Serie A battendo addirittura per 3 a 2 la grande Inter di Helenio Herrera, club campione del mondo.
Nel 1967 il club retrocedette in Serie B ma dopo due anni fu di nuovo Serie A.
Dopo vari alti e bassi, e un fallimento nel 1984 iniziò quel periodo storico conosciuto da tutti come l’era di Zemalandia. Nel 1986 Casillo, imprenditore conosciuto come re del grano iniziò un nuovo ciclo che fece entusiasmare e divertire i tifosi.
Dalla Serie C la squadra arrivò di nuovo in Serie B e Zeman va in panchina portando idee già moderne per l’epoca e un calcio spregiudicato, dove spesso giocare bene era più importante dei punti da guadagnare sul campo. Il calcio spettacolo però stavolta fa il paio con le ambizioni di classifica e dopo 13 anni il Foggia torna in Serie A. Anche con la categoria superiore la squadra gioca bene e non subisce gli avversari anzi addirittura rischia di ottenere la qualificazione europea e a fine stagione la squadra sarà nona in graduatoria. Alcuni giocatori vengono venduti e si sceglie di puntare su giovani provenienti dalle categorie inferiori ma i risultati sono sempre positivi, visto che nelle stagioni successive la posizione in classifica sarà 11esimo posto e di nuovo 9, ancora una volta fuori per poco dalla qualificazione europea.
Zeman dopo tre stagioni alla guida dei rossoneri scegli di provare una nuova esperienza e si trasferisce alla Lazio. Il vuoto lasciato dal suo addio è forte e la squadra inevitabilmente subisce un colpo anche psicologico dato che retrocede (nonostante in coppa italia riesca a raggiungere le semifinali).
Riinizia così una discesa nelle serie inferiori tra B e Serie C, con il fallimento nel 2004 che complica inevitabilmente le cose.
L’arrivo di alcuni imprenditori locali riescono a sanare la situazione mantenendo la categoria, ma iniziano a crearsi le condizioni per un’altro fallimento che sta volta costa la Serie D nel 2012.
I rossoneri riescono a tornare in B ma invece di tornare in Serie A, retrocedono ancora una volta in Lega Pro categoria nella quale sono ancora oggi.
Quest’anno ci sono tutte le premesse per ricominciare a sognare ancora centrando una promozione in Serie B per poi sperare di tornare ancora una volta in Serie A palcoscenico che per storia, tifo e blasone la società meriterebbe senza alcun dubbio.