Andrea Seno: “Il mio Foggia con Zeman? Negli anni ’90 eravamo già avanti”

Andrea Seno: “Il mio Foggia con Zeman? Negli anni ’90 eravamo già avanti”

Protagonista di “Leggende Rossonere” è Andrea Seno. Interprete (e centrocampista) di Zemanlandia, il biondo calciatore divenuto grande alla corte del boemo dal 1992 al 1994 è intervenuto nel corso della trasmissione “Fino al 90° | Fidelis Andria-Foggia” in onda su Mitico channel. Il gol al Milan e il commento della Rai “perché col Milan in casa si può anche non perdere”, racchiudono le grandi prestazioni di Seno con la maglia del Foggia. Di seguito un estratto dell’intervista.

Cosa ricorda del suo arrivo in terra rossonera?

Quando io arrivai i grandi del Foggia erano andati tutti via, rimasero solo Mancini, Petrescu, Grandini e Kolyvanov. Noi arrivammo dalla Serie C, eravamo sconosciuti ma facemmo un campionato fantastico.

Ci racconta qualche aneddoto che la lega a Zeman?

Di aneddoti ce ne sono tanti, ma davvero tanti. Ricordo quando esordimmo a San Siro, eravamo all’Hotel Bruni e vedevamo San Siro da lontano, era maestoso. Ero in camera con Oberdan Biagioni, mi guardò e disse “sei sicuro che oggi tocca a noi?” e quando andavamo nella palestra per il riscaldamento non alzavamo neanche gli occhi per guardarlo. Era enorme. Oberdan poi, era talmente simpatico che con una battuta riusciva subito a sdrammatizzare.

Ha affetti particolari che la ricollegano alla Puglia?

Di Foggia ho dei ricordi fantastici. Un amore dei tifosi straordinario. Il primo anno ci salvammo facile, il secondo sfiorammo la UEFA. Amici? Sì, c’era la famiglia Di Stasio che mi ha sempre coccolato quand’ero da solo. C’era un gruppo di ragazzi di San Severo che il mercoledì e il giovedì mi faceva compagnia nel vedere le partite di Coppa.

Foggia è la piazza più a Sud della sua carriera. È vero quando si dice che nel Mezzogiorno d’Italia è più difficile essere “calciatore”?

Certo, al sud il calcio si vive 24 ore al giorno. Fortunatamente noi siamo andati bene e quindi ho davvero dei ricordi fantastici.

Mister Zeman può ancora compiere miracoli nel calcio?

Penso di sì. Oggi tutti parlano dell’Atalanta di Gasperini ma negli anni ’90 noi eravamo già avanti. Forse in Italia ci si allenava poco. A livello tattico oggi ti studiano di più ma ho visto che il mister tante cose le ha cambiate. Non so se il Foggia potrà vincere il campionato ma sicuramente potrà divertire.

Parlando di Serie A, lei dopo il Foggia vestì la maglia dell’Inter. I nerazzurri possono vincere di nuovo lo scudetto?

Ci sono quattro o cinque squadre che possono vincere lo scudetto. Oltre l’Inter c’è il Napoli, la Roma, occhio alla Juve e poi il Milan che ha giocatori e idee davvero importanti.

Nel presente c’è un allenatore simile a Zeman? Sia per personalità che per credo sportivo?

Per personalità penso sia davvero difficile trovare una persona come il mister. Con i suoi silenzi, i suoi monosillabi, faccio davvero fatica a trovare un allenatore così. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico-tattico ci sono tante squadre che lavorano parecchio. Di tagli famosi, alla Zeman, ne vedo pochi.

Daniel Miulli