Messina, Capuano: “Rispetto ma non timore dell’Avellino”
Ezio Capuano, allenatore del Messina, in vista della sfida all’Avellino di domani, ha dichiarato: “Nel calcio esistono gli infortunati e tutti siamo sotto assedio di questa pandemia, a prescindere del calcio. Purtroppo, ci sono delle regole che vanno rispettate, ma a Catanzaro è successo qualcosa che non può accadere. Si può giocare anche in 8 per situazioni vergognose come a Caserta lo scorso anno contro la Viterbese, mi sembra, ma non è normale e non può accadere a nessuna squadra quella cosa lì di Catanzaro. Io vorrei fare una domanda che sono sicuro non avrà risposta. Noi ci siamo autodenunciati a Catanzaro a due ore dall’inizio della partita. Chiedo, se non avessimo trovato quella farmacia aperta di domenica e non avessimo fatto in maniera scrupolosa quanto fatto, avremmo giocato lo stesso?”.
“L’Avellino davanti ha giocatori di categoria superiore, come Di Gaudio, Kanoute, Micowski, Plescia, Maniero. Di che parliamo? Bravo l’allenatore, che con il suo gioco è stato capace di mandare in gol tanti giocatori differenti e, nel caso specifico, Pietro Braglia non ha bisogno di presentazioni o di essere celebrato, perché la storia non si cancella. Noi, nel preparare la partita siamo molto attenti, da martedì a sabato conosciamo le caratteristiche degli avversari, pensiamo di conoscere il loro modo di giocare al di là del modulo che adotteranno”.
“L’Avellino ha un organico come Bari, Catanzaro e Palermo, quindi nettamente superiore alla categoria. Per loro avremo lo stesso rispetto già messo con Vibonese o Campobasso, ma senza aggrapparci alle assenze o timori reverenziali, altrimenti non si può fare questo mestiere”.