Marsico: “Zeman, nonostante lo stop è la migliore partenza”
Si concluderà stasera con il posticipo Avellino – Bari (autentico big match) il 17° turno nel girone C di serie C. Gli irpini (che sono in serie utile da 9 giornate) proveranno a riaprire il campionato. Non sarà facile. Di fronte si troveranno un Bari (4 vittorie nelle ultime 5 gare) intenzionato a… chiuderlo, quanto prima.
Ad ogni modo, in caso di successo l’Avellino accorcerebbe di un terzo l’attuale distacco dalla capolista (che è di 9 punti), salendo al contempo (per la prima volta) sul podio del torneo (affiancando il Monopoli al terzo posto). Di fatto, la formazione di Braglia tornerebbe in corsa per la promozione diretta.
Spera in uno stop della capolista, il Palermo (che ha battuto il Monopoli, scavalcandolo in classifica: ora è secondo, a 4 lunghezze dal Bari). Ma anche il Catanzaro, rivitalizzato dall’arrivo di Vivarini e – ancor più – dal ritorno al successo (nelle ultime 3 partite aveva racimolato appena 2 punti, cosa che era costata la panchina a Calabro). La squadra giallorossa è distante 8 lunghezze dalla vetta. E spera siano ancora tante fra qualche ora.
I risultati di ieri sono stati caratterizzati da 7 vittorie (una sola in trasferta: quella del Picerno che ha consentito alla squadra lucana l’ingresso in zona play off) e 2 pareggi. Da segnalare le sconfitte di Juve Stabia (a Pagani) e Catania (a Latina), al momento fuori dalla “zona promozione” (ovvero al di sotto del decimo posto).
Veniamo al Foggia. A 2 giornate dalla conclusione del girone di andata è ottavo (insieme al Taranto) con 24 punti. Ma ne sconta – come è noto – 4 di penalizzazione. Altrimenti sarebbe quinto (al fianco del Catanzaro).
Fin qui Ferrante e compagni hanno totalizzato 7 vittorie, 7 pareggi e 3 sconfitte.
Strano, ma vero: Zeman si sta… superando. Non era mai partito così bene nelle precedenti esperienze sulla panchina rossonera. Al suo esordio alla guida del Foggia, nel 1986/87 in serie C, dopo 17 gare contava 6 vittorie, 6 pareggi e 5 sconfitte. Attualizzando i punti – ovvero dando 3 punti a vittoria (cosa che non succedeva all’epoca) – avrebbe toccato in classifica quota 24.
Andarono peggio le cose nel campionato di serie B ‘89/90, quando ritornò dalle nostre parti per la prima volta: 5 vittorie, 3 pareggi e 9 sconfitte (oggi conterebbe 18 punti).
Neppure nel 2010/11, in serie C (o meglio: Prima Divisione, come si chiamava la terza Serie), l’avvio di campionato gli era riuscito così bene come ora. Dopo 17 partite v’erano state sì 7 vittorie, ma controbilanciate da altrettante sconfitte; mentre i pareggi furono 3. In classifica sommava 24 punti (ma gliene avrebbero tolti 2 di penalizzazione).
E’ indubbio, dunque, che – almeno dal punto di vista dei risultati – a Zeman, quest’anno, si possa rimproverare davvero poco. Del resto la sconfitta di Catanzaro è giunta dopo 8 gare utili (4 vittorie ed altrettanti pareggi).
La sensazione è che con i giocatori messigli a disposizione (tenendo anche conto dei tanti infortuni) stia facendo fin troppo. Non a caso, nella classifica del sito specializzato transefrmarkt (guidata dal Bari, davanti a Catanzaro, Avellino e Palermo) il Foggia è solo all’undicesimo posto per “valore della rosa”.
Non va, poi, dimenticato che le squadre del maestro di Praga solitamente vanno meglio nella seconda parte di stagione. E chissà che non accada ancora una volta…
Massimo G. Marsico