Foggia, la fine è l’inizio del principio

Foggia, la fine è l’inizio del principio

La fine è l’inizio del principio.

Siamo pronti, il Foggia è pronto. Un ultimo match e poi si potrà inserire un nuovo gettone, valido, per una nuova corsa. Siamo al giro di boa, perché sembra strano ma vero, una prima parte di campionato è già andata via.

Mentre le settimane passavano e i punti in classifica cadevano giù come granelli di una clessidra, Zeman e la sua banda hanno conquistato 31 punti sul campo. Il boemo ha confessato: “Voglio raggiungere quota 30 nel girone d’andata”, ma poi è stato il campo a superare le aspettative. Il Foggia se non avesse quel brutto -4, di punti ne avrebbe 31 invece di 27. 8 vittorie, 7 pareggi e 3 sconfitte concedono ai satanelli di occupare la settima posizione della graduatoria. Una posizione fake.

Sulla panchina dei rossoneri siede sempre lui, il Profeta di Praga. Un maestro sotto certi aspetti nuovo, diverso dal solito. È un campionato “strano”, quello vissuto dalla compagine daunia.

Se Ferrante è tra i re dei bomber del girone, già in doppia cifra con 10 marcature, la difesa ha subito (solo) 18 gol. Eh già, una rete a partita. Un dato anomalo per una squadra Zemaniana.

Se questo è il Foggia di Zdenek Zeman che in Serie C ha raccolto più punti nella prima parte di campionato, è anche un Foggia più attento.

Se il tecnico ex Roma e Lazio è legato ad un calcio vincente e convincente, quest’anno non sempre la formazione da lui allenata ha sposato questi due fattori. Ma nel calcio vince chi ha più punti e il Foggia se dovesse ricevere quei quattro punti strappati via all’improvviso, accorcerebbe di una sola lunghezza la distanza dal secondo gradino del podio.

È tempo di calciomercato, è tempo di colpi, brividi e nuove emozioni ma il vero regalo che tutti aspettano da Babbo Natale è il rivedere la formazione centenaria con un punteggio reale in graduatoria.

Domenica, la diciannovesima giornata vedrà i rossoneri impegnati in trasferta sul terreno di gioco dell’Avellino. Una sfida che rievoca un mare di ricordi, legati a quello snodo storico che rilegò i diavoli del sud ad un’altra mezza vita tra Serie C e Serie D.

Sono ripresi nella mattinata di ieri gli allenamenti del gruppo squadra con mister Zeman che studia già le possibili carte da sfoderare al Partenio-Lombardi. Da una parte “El Tigre” Ferrante festeggia la doppia cifra dopo 18 partite, dall’altra Alessio Curcio con un outfit da 10 e Lode (uno smoking nero) agli “Italian Sport Awards” vince il premio per aver realizzato il gol più bello della passata stagione. Una rovesciata da vedere e rivedere che entra di diritto negli annali della Lega Pro.

Con Di Grazia e Rocca in fase di recupero, questo Foggia può davvero sorprendere i pronostici e conquistare una posizione importante nelle zone più alte.

Avellino-Foggia sarà la fine del primo atto, ma solo l’inizio del principio…

Daniel Miulli