Continua la striscia positiva per i derby per il Foggia, ma esce solo con un pari dalla sfida in trasferta contro il Taranto.
Ultimamente i rossoneri non stanno avendo molto fortuna in fatto di clima: anche lo Iacovone è risultato un po’ pesante, senza però la pioggia battente, per il gioco rapido che predica Zeman.
Clima a parte, anche stasera derby dai 2 volti per Curcio & Soci: bravi nel 1° tempo a portarsi in vantaggio, sfruttando una deviazione decisiva avversaria; meno lucidi nella ripresa ad impostare il gioco dal basso, subendo il gol del pari su ennesimo errore individuale.
Con questo pari, ora il Foggia avrebbe esattamente la media di 1 punto a partita nel 2022.
Di certo un segnale non proprio incoraggiante in vista di un piazzamento playoff.
Andiamo ora a vedere i Top & Flop di questa sera.
Top
Giuseppe Nicolao: al momento uno degli acquisti più azzeccati del mercato di gennaio. Mancino naturale, adempie al ruolo di terzino in maniera egregia, tanto da mandare al bar il suo opposto avversario sulla fascia sinistra in diverse occasioni. Sarà anche autogol, ma tutta l’azione parte da lui: dribbling che lascia secco il suo diretto marcatore, per finire con la conclusione terminata in rete con la deviazione decisiva di Granata.
Andrea Saraniti: gol all’andata e al ritorno per il numero 9 ex Lecce e Vicenza, che ritrova il gol dopo un lungo digiuno contro i rossoneri. Si fa largo tra le maglie di gioco avversarie, avventandosi come un falco sul pallone non rinviato da Dalmasso, favorito anche dal terreno che ne rallenta la velocità.
Flop
Joao Domingo Dalmasso: è diventato ultimamente un protagonista fisso nei Top & Flop di FCM. Contro il Bari ha disputato una partita super, su un campo ai limiti della praticabilità. Oggi però ha un po’ di responsabilità sul gol di Saraniti, calciando l’aria su un rinvio lungo dalla difesa avversaria.
Davide Petermann: è mancato oggi in mezzo al campo l’ex Cesena Petermann, da cui dovrebbe iniziare la manovra d’attacco. Nel 2° tempo cerca di alzare un po’ il tiro, prova ad impensierire il Taranto con il suo marchio di fabbrica, il long shot, senza però riuscire ad inquadrare lo specchio della porta.
Marco Gabriele Scopece