Foggia, deserta l’asta per gli arredi dello Zaccheria
Nelle competizioni di Formula 1, durante lo svolgimento di una gara molti piloti in particolari frangenti decidono di azionare il DRS, dispositivo utilizzato per aumentare la velocità della vettura e che permette di ridurre il gap di svantaggio dagli avversari. L’avvento della primavera è, storicamente, il DRS delle squadre di Zeman che, dopo una flessione standard che si verifica tra i mesi di dicembre e gennaio, nella stagione dei fiori toccano il picco della condizione fisica e sovrastano tatticamente e atleticamente gli avversari, come dimostrato ampiamente nell’ultima gara disputata contro il Catania. Ma, nonostante i risultati incoraggianti delle ultime giornate e le ambizioni per disputare una fase playoff da protagonista, il Foggia non giace in acque particolarmente serene fuori dal rettangolo verde. Sono ormai noti i dissidi tra i soci e, nonostante le rassicurazioni di Canonico in conferenza stampa nel post-partita di Foggia-Catania, è piuttosto deteriorato anche il rapporto tra il Patron e mister Zeman.
L’ASTA. Il club di via Gioberti, inoltre, dopo aver scelto di non acquistare il logo dei satanelli poche settimane fa, questa mattina ha disertato anche l’asta per gli arredi dello Zaccheria, finiti in stato di liquidazione dopo il fallimento del Foggia Calcio srl allora guidato dai fratelli Sannella. L’inventario dei beni messi all’asta è lungo ben 16 pagine e riguarda: 1) Stampanti, computer, mouse, tastiere, librerie, scrivanie, mobili, sedie da ufficio, poltrone e arredi di vario tipo che compongono sala marketing, presidenza, segreteria generale, mixed zone, stanza adibita all’antidoping, antibagno, ingresso, sala G.O.S, sala conferenze, sala medica, lavanderia e sala dello staff tecnico; 2) Panchine, divanetti, lettini e armadi degli spogliatoi di squadra di casa, arbitri e ospiti; l’intera attrezzatura della palestra, della sala antistante ad essa e di alcune macchine presenti all’“Amendola”; 3) Mobili, espositori, led, impianti antitaccheggio, attaccapanni, tantissimi capi di abbigliamento tecnico targato Nike e moltissimi altri prodotti presenti nei depositi. In totale, si contano 302 articoli.
LA TATTICA. La base d’asta, in questo quattordicesimo tentativo, era di €10.000, ma la dirigenza rossonera non ha ritenuto opportuno investire tale cifra. Probabilmente, Canonico deciderà di intervenire quando il prezzo scenderà ancora e ancora. “Sto già pensando alla programmazione per il prossimo anno”, ha dichiarato il Presidente Canonico nell’immediato post Foggia-Catania. Una programmazione che aspetta il momento giusto per fare “asso piglia tutto”. È un po’ difficile ipotizzare l’intervento di un Mozer 2.0 pronto a rilevare gli arredi dello Zaccheria per cederli in comodato d’uso al club pugliese. Il tempo è galantuomo e fornirà tutte le risposte. Ai posteri l’ardua sentenza.
Antonio Iammarino