A 4 giornate dalla conclusione della regular season il Foggia è settimo in classifica con 53 punti. Ne sconta però ancora 2 di penalizzazione che presto – assicurano in via Gioberti – gli verranno restituiti.
Dunque, virtualmente, la squadra di Zeman è quinta (in condominio con la V. Francavilla) a sole 4 lunghezze dal podio del torneo, occupato da Bari (72 punti; i biancorossi hanno riposto momentaneamente nel freezer lo champagne, ma i festeggiamenti per la promozione diretta sono stati solo rimandati di qualche giorno), Catanzaro (69) ed Avellino (59) ovvero le tre favorite della vigilia (ed anche quelle che hanno investito maggiormente per essere lassù in alto in classifica).
Non v’è dubbio, però: in casa rossonera si può essere soddisfatti. L’obiettivo (minimo) di inizio stagione (l’accesso ai play off) è stato, di fatto, centrato. E, per di più, senza grandi esborsi economici. Ma con Zeman in panchina (e Pavone dietro la scrivania), garanzia di risultati e spettacolo (per chi ha pazienza e sa aspettare…).
E ora c’è chi – visto l’andamento delle ultime partite (4 vittorie consecutive, frutto di ben 17 gol realizzati e appena 6 subiti: il Foggia, in grande crescita, è tra le squadre più in forma e lascia ben sperare per il finale di stagione) – si sta lasciando andare ai sogni (del resto, non costano nulla…). Il primo – forse – è proprio il presidente Canonico che ha addirittura promesso (come chiestogli da Curcio e compagni) un premio-promozione alla squadra!
Vincere i play off non sarà facile per nessuno. La strada che porterà alla B attraverso gli spareggi post-campionato – si sa – è lunga e ricca di insidie. Il Foggia potrà essere, in tal senso, una sorta di… “mina vagante” per chiunque avrà l’ambizione di percorrerla sino in fondo. Ma il solo… accennare ad una possibile promozione della formazione rossonera, ha dell’incredibile. Cose che possono accadere solo se c’è il Maestro di Praga in panchina.
Neppure due mesi fa, il Foggia era ancora nel tunnel della crisi (iniziata a metà dicembre, dopo il successo sulla V. Francavilla): 7 partite senza vittorie, racimolando appena 4 punti. La squadra rossonera (complici anche gli infortuni ed il Covid-19) era scivolata clamorosamente fuori dalla zona play off. Mentre i rapporti tra i soci erano diventati sempre più conflittuali.
Per molti, sembrava di vivere un incubo. C’era chi aveva già messo in discussione tutti, Zeman compreso (incurante del suo glorioso passato), definendo il suo calcio “superato”.
Dopo il pareggio di Messina, la squadra del boemo era ancora al dodicesimo posto. Da allora, però, ha cominciato a correre (inciampando solo a Torre del Greco). In 9 partite ha messo insieme 20 punti (in virtù di 6 vittorie e 2 pareggi). Ma, soprattutto, ha cominciato (più che a vincere) a convincere. Come sanno fare le formazioni allenate da Zeman: dando spettacolo.
Ed ora, eccolo il Foggia lassù in classifica. Dove meritano di vederlo i tifosi rossoneri. Soprattutto quelli che ci hanno sempre creduto, anche nei momenti più difficili: quelli sconfortanti, quando credere era un… atto di fede.
Massimo G. Marsico