Con una zuccata nel finale di gara di Garofalo, il Foggia strappa un pari alla Nuovarredo Arena di Francavilla contro la Virtus di Patierno e compagni.
Un punto per il morale più che per la classifica, che ha permesso ai foggiani di passare una Pasqua e Pasquetta tutto sommato tranquilla.
Questo pari, insieme ai risultati di Turris e Picerno, costringe i rossoneri a dover vincere contro l’Avellino per poter sperare di partecipare agli spareggi per la B (restituzione del -2 permettendo).
Andiamo ora a vedere chi i sono Top & Flop del match di sabato.
Top
Davide Merola: un 2022 sempre più in crescendo e più vicino alla porta per il giovane classe 2000, che non smette più di segnare. Con il gol di sabato raggiunge per la 1° volta la doppia cifra, che sulla carta però sarebbero 8, vista l’esclusione del Catania che ha di fatto annullato la doppietta segnata nel mese di marzo allo Zaccheria.
Vincenzo Garofalo: se il Foggia ha ancora qualche speranza di giocarsi i playoff, lo deve soprattutto a lui. La pennellata di Gallo dal limite dell’area trova pronto l’ex Avellino a colpirla di testa per il meritato pareggio finale. Discorso spareggi rimandato quindi a domenica allo Zaccheria, quando ci sarà da affrontare un altro pezzo del passato recente: Oliver Kragl.
Flop
Davide Petermann: in piena emergenza difensiva, senza nemmeno poter contare su Buschiazzo, Zeman è costretto a rinunciare al suo play per schierarlo difensore centrale, con il compito smistare palloni in attacco affidato a Gallo. Con un solo difensore centrale di ruolo in campo, Dalmasso è costretto a fare gli straordinari. Ed è proprio l’ex Palermo a causare il fallo da rigore su Patierno, che porterà i padroni di casa sul momentaneo 2 – 1.
Andrea Di Grazia: è stato soprattutto un test quello di rischierare Di Grazia titolare, a quasi 6 mesi dall’ultima partita giocata il 17/10/21, quando il Foggia vinse 1 – 0 in casa contro il Monopoli. Un test tutto sommato discreto, con la chance di poter segnare anche un gol nel 2° tempo, bloccata però dal portiere Nobile.
Marco Gabriele Scopece
