AZ Picerno – Foggia: 2 scontente a caccia di riscatto
C’è ancora un po’ di malumore da smaltire dopo il brutto stop casalingo contro il Latina, che rischia di minare il prosieguo della stagione per il Foggia di Roberto Boscaglia. Non se la passa meglio Emilio Longo e il suo Picerno, reduce dal pesante KO subito sul campo del Catanzaro per 4 – 0. Nella scorsa stagione la trasferta in terra lucana ha fruttato solo 1 punto per i rossoneri, conquistato in rimonta con un gol di Di Pasquale, dopo essere andati sotto nel finale di 1° tempo con la rete di Pitarresi, che ha ribadito in rete un rigore parato da Alastra.. Erano altri però i protagonisti in panchina. Ora, nel posticipo del lunedì sera, al “Donato Curcio” scenderanno in campo due formazioni che avranno un unico obiettivo da raggiungere: vincere.
DIFESA DA RIVEDERE – Sono sotto gli occhi di tutti gli errori commessi in difesa dal Foggia contro il Latina domenica scorsa. Lo 0 – 1 sul finale di 1° tempo dimostra ancora la poca esperienza di Dalmasso tra i pali. Troppo passivo su un pallone più innocuo del previsto e che poteva essere bloccato. Nella ripresa invece una manovra disordinata ha creato i presupposti tali da garantire ai nerazzurri altre occasioni da gol, riuscendo a timbrare il cartellino per altre 2 volte, l’ultima in particolare con protagonista ancora un Dalmasso non troppo reattivo. L’ex tecnico di Palermo e Brescia attende con ansia che Dardan Vuthaj possa entrare a pieno regime negli schemi di gioco, così da avere un’alternativa valida a Roberto Ogunseye lì davanti.
CATANZARO TROPPO FORTE – Gara decisamente a senso unico al “Nicola Ceravolo” di Catanzaro. Troppa differenza tra le forze in campo. Gli uomini di Vincenzo Vivarini dominano in lungo e largo, scatenando tutta la loro potenza offensiva. Non è bastata l’esperienza di un lucano DOC come Francesco Dettori contro le incursioni offensive di gente come Sounas e Vandeputte. Stessa cosa per i suoi compagni in attacco Francesco Golfo e Reginaldo, che non sono riusciti a sfondare il muro eretto dal trio Brighenti – Gatti – Mulè (quest’ultimo anche in gol) davanti al portiere Fulignati.
Marco Gabriele Scopece