Fontana: “Occhio al Pescara, difficile capire cosa succede a Foggia”
Chiusa l’esperienza sulla panchina dell’Imolese, Gaetano Fontana è a caccia di una nuova avventura ed ha parlato ai microfoni di TuttoC.com non soltanto del suo futuro ma anche facendo un punto del Girone C di Serie C.
Mister partiamo dal suo futuro.
“Sono in attesa di rientrare. Lo scorso anno abbiamo raggiunto un risultato prestigioso se si considerano i tanti problemi affrontati. Il campo, il calcio è parte fondamentale della mia vita ed inizia a mancarmi. Amo fare il mio lavoro costruendo persone prima che calciatori, al fine di renderli consapevoli dell’enorme potenziale di cui dispongono ma che in alcuni casi faticano a percepire. Il miglioramento dell’atleta è una conseguenza del miglioramento emozionale-mentale. A volte, abbiamo la pretesa di costruire edifici partendo dal tetto. Consentimi questa metafora. Per tale motivo mi auguro di lavorare presto in un contesto in cui la base è la valutazione e la valorizzazione delle risorse umane”.
Intanto in C tanti esoneri dopo cinque giornate.
“I tanti esoneri sono figli del concetto di cui sopra. Non si ha la pazienza di costruire e di fare maturare un lavoro appena iniziato. Il concetto è se vinci, rimani. Perdi, si cambia. Il progetto tecnico dura da settimana a settimana”.
La crisi energetica può avere riscostri anche nel calcio, cosa pensa delle gare alle 12.30 e 14.30?
“Oggi lo stato deve prestare attenzione a più aree della nostra vita economica. I cari bolletta condizionano tutti ed in particolar modo chi ha una gestione ampia delle varie aziende. Le proprietà sono costrette a calcolare le uscite che non riguardano solo il compenso dei propri dipendenti, ma anche e soprattutto, le utenze che sono triplicate se non quadruplicate. La conseguenza ne è che per ovviare a tale disagio, si cerca di ottimizzare i costi delle utenze, anticipando le gare durante le ore diurne”.
Cosa pensa invece del Girone C?
“Il girone C sta mantenendo fede alle premesse iniziali. Catanzaro, Pescara e Crotone sono squadre attrezzate per recitare un ruolo da protagonista sino alla fine del torneo, salvo complicazioni. L’Avellino, insieme al Foggia, sono altre sue compagini con velleità di successo, ma allo stato attuale non hanno avuto una partenza particolarmente felice. Dispongono comunque del tempo e dei mezzi per riprendere la retta via”.
Chi la colpisce in positivo e chi in negativo?
“La Turris e la Juve Stabia hanno avuto un buonissimo impatto al campionato. Le prestazioni delle rispettive squadre, allenate entrambe da ottimi allenatori, giustificano, fino ad oggi, i punti conquistati. Il Messina, invece, ad oggi ultima in classifica, è una squadra giovane e credo fortemente che il lavoro di Auteri presto darà fruttuosi risultati”.
Crotone e Catanzaro favorite?
“L’ho anticipato prima. Le squadre calabresi hanno organici importanti. Vivarini può contare sulla continuità di un lavoro tecnico iniziato lo scorso anno. La conoscenza e la qualità del gruppo di lavoro può essere determinante ai fini del risultato finale. Starei comunque molto attento al Pescara che presenta una rosa profonda e di tutto rispetto per la categoria”.
Cosa sta succedendo invece a Foggia?
“È difficile comprendere quello che sta accadendo a Foggia. Boscaglia rappresentava una garanzia tecnica, ma a volte, quando i pezzi non si incastrano, possono venire fuori dinamiche come quelle accadute a Foggia. Di certo è che Foggia vuole ritornare ai fasti di qualche tempo fa, quando impressionava nelle categorie superiori”.