Un nuovo percorso, si spera diverso dal precedente, è pronto a partire. Il Foggia ha deciso di voltare decisamente pagina: in settimana il presidente Canonico ha avviato una sorta di rivoluzione. In primis il club ha ufficializzato la nuova guida tecnica, passata nelle mani di Fabio Gallo. Se sarà l’uomo giusto per risollevare le sorti del Foggia, lo scopriremo cammin facendo. Di certo il tecnico di Bollate è atteso da un lavoro notevole: dovrà dare alla squadra una fisionomia e soprattutto vestire i panni dello psicologo per risollevarla nel morale nel tentativo di tirarla fuori dal pericoloso tunnel in cui si è cacciata in questo primissimo scorcio di stagione.
Gallo martedì sera si è “affacciato” allo Zaccheria, dove ha assistito alla sofferta qualificazione dei suoi nuovi calciatori a spese del Picerno. I primi allenamenti gli hanno consentito anche di prendere confidenza col materiale umano a disposizione. A poche ore dalla trasferta di Pagani, si è presentato in conferenza stampa. E c’è da dire che il tecnico ha convinto: idee chiare e personalità non sembrano fargli difetto, ovvio che ora toccherà al campo dare le risposte e dire se la scelta operata è stata quella giusta. Ciò che è piaciuto di più, tuttavia, è che il nuovo allenatore del Foggia sembra aver già inquadrato quelli che sono oggi i problemi del gruppo, ingabbiato dalla paura e scarico nella testa prima ancora che nelle gambe. Guida tecnica ma non solo, perchè in via Gramsci sembrerebbe che si sia deciso di mutare pelle a tutti i livelli: a sorpresa è stato defenestrato il direttore sportivo Belviso, a lungo uomo di fiducia del patron ma che, evidentemente conscio di non godere più della fiducia illimitata della proprietà, si è dimesso. Al suo posto è stato ingaggiato Matteo Lauriola, manfredoniano e apprezzato direttore sportivo con attitudini allo scouting e all’organizzazione. Lauriola è persona stimata, professionista attento e serio e il suo avvento non potrà che apportare valore al club. Anche il diesse manfredoniano è stato presentato ieri, mostrando personalità e carattere. La sensazione è che sarà qualcosa in più del classico direttore sportivo, semmai un vero e proprio collante tra squadra, staff tecnico e società. A proposito di società, sembra che Canonico abbia deciso una sorta di inversione totale, se è vero che anche altre figure dirigenziali (Todaro ma non solo…) da qualche settimana hanno compiti ben precisi. La sensazione, insomma, è che Canonico abbia inteso…mutare pelle: molto più proprietario e presidente, decisamente meno…gestore dell’intero pianeta Foggia. Per intenderci, Canonico pare abbia deciso di delegare ai suoi collaboratori maggiori poteri decisionali. Come a dire: fate voi, purché si esca fuori dal vicolo cieco il prima possibile… Premierà quella che appare come una scelta ormai precisa? Parola al campo…
Carmine Troisi