ll capolavoro del Napoli: vincere il titolo abbassando drasticamente il monte ingaggi
Settantuno milioni di euro di monte-ingaggi lordo per iniziare la stagione. Il quinto monte-stipendi della Serie A dopo Juventus, Inter, Milan e Roma. Il Napoli di Aurelio De Laurentiis la scorsa estate ha dato una netta sforbiciata alla voce stipendi e proprio quell’idea è stata la chiave del successo. Perché con gli stipendi più alti sono stati tagliati anche quei giocatori rappresentativi di un ciclo che ormai non esisteva più, quei giocatori che portavano con loro storie da assecondare, ricordi e azioni difficili da cancellare. Tutto resettato, tutti alla pari.
Il Napoli la scorsa estate è ripartito da zero: Sirigu al posto di Ospina, Kim al posto di Koulibaly, Olivera al posto di Ghoulam, Ndombele al posto di Fabian Ruiz, Raspadori al posto di Mertens, Kvaratskhelia al posto di Insigne. Operazioni che hanno permesso al club di passare dai 110 milioni di euro della scorsa stagione ai 71 milioni di settembre. E’ stata una operazione necessaria per permettere al Napoli, dal prossimo anno, di tornare a sorridere anche quando verrà approvato il bilancio. Una operazione che s’è rivelata vincente e di prospettiva perché adesso il club ha le risorse economiche necessarie per far sì che questa vittoria possa trasformarsi solo nel primo tassello di un mosaico più ampio di successi.