Scontri Zaccheria, il punto del questore Silvis

Dopo gli scontri al terminde della partita Foggia – Barletta, che sabato scorso hanno messo a ferro e fuoco l’area dello Zaccheria, il questore Piernicola Silvis ha spiegato come sono andate le cose. “Abbiamo avuto danni ai mezzi, 11 in tutto, nove agenti hanno riportato contusioni. Abbiamo effettuato due arresti, ci saranno 10 Daspo e stiamo visionando il materiale delle telecamere di videosorveglianza. La posizione dello Stadio ha offerto terreno fertile per agguati come quelli che si sono verificati e ha esposto anche la cittadinanza al rischio di rimanere coinvolta nei tafferugli. Basta poco per trasformare il tutto in guerriglia urbana. Le due tifoserie sono connotate da un’atavica rivalita’, l’aggravante e’ stata l’ostilità con cui i supporter del Foggia attendevano gli avversari del Barletta. Noi sapevamo della situazione, gli ultras foggiani non sono noti per essere particolarmente violenti, ma in questo caso avevano fatto capire che con i barlettani cercavano lo scontro.

Noi abbiamo il dovere di mettere in sicurezza i tifosi avversari durante il match, il nostro obiettivo era quello di fare da cuscinetto tra le due tifoserie. Abbiamo scortato i barlettani fino al loro settore, certo gli scambi di “simpatie” in Curva Nord ci sono stati. Se si fossero venuti a contatto avremmo raccolto i feriti. La tifoseria foggiana della Curva Nord ha divelto i cancelli e così ci sono stati i primi contatti con le prime cariche di alleggerimento, durante la partita gli insulti sono continuati, poi il Foggia ha perso e la cosa non è stata presa con sportività. Dopo il match i foggiani della Curva Nord non hanno lasciato lo stadio e hanno cercato un nuovo contatto con gli avversari. Per evitare scavalcamenti delle protezioni siamo intervenuti in assetto antisommossa con cariche di alleggerimento, gli ultras non hanno gradito e hanno dato il via agli scontri all’esterno. E qui è iniziata la guerriglia urbana, sono stati sparati 8 lacrimogeni, 4 da parte della polizia e 4 da parte dei carabinieri. Non ci sono stati contatti fisici con i manganelli. Se non ci fossimo stati noi, avremmo raccolto i feriti. Il servizio è stato perfetto. Siamo riusciti a far defluire i barlettani, e ci hanno anche detto che abbiamo esagerato. Non si sono fatti male ne’ i foggiani, ne’ i barlettani: ci siamo fatti male noi. Per le prossime volte prenderemo altri provvedimenti, saremo molto rigidi. Sabato sera erano in campo 220 uomini tra polizia, carabinieri, guardi di finanza, municipale. Voglio ringraziare pubblicamente tutte queste persone. Vorrei ringraziare anche chi ha espresso solidarietà nei nostri riguardi, in particolare l’onorevole Ivan Scalfarotto, l’onorevole Colomba Mongiello e il sindaco di Foggia Franco Landella”.