Il Foggia e il Bari vivono lo stesso problema motivazionale. Con i nuovi arrivi qualcosa potrebbe cambiare!
Sono molti quei tifosi che si sono posti una domanda: ma è possibile calciatori che lo scorso anno sono stati messi sul podio dei più bravi di tutta la Lega Pro, che hanno raggiunto una finale play-off persa non per demerito, sono diventati improvvisamente dei brocchi? Tanto per fare qualche nome Frigerio, Garattoni, Peralta.
La risposta potrebbe essere una: la mancanza di motivazioni. Una conseguenza naturale che si verifica il più delle volte quando una squadra vede svanire un traguardo agli ultimi minuti di gioco dopo una rincorsa trionfale. E se qualche esperto tifoso chiedeva solo qualche integrazione nella squadra rispetto allo scorso anno per potersi proporre come regina del campionato non ha messo in conto l’impatto emotivo che i calciatori del Foggia avrebbero potuto avere ai primi stop della nuova stagione, cosa che si è verificata puntualmente. Quanto sta accadendo al Foggia ha riguardato anche il Bari che ha visto sfumare la serie A davvero ad una manciata di minuti, se non secondi, sempre agli spareggi.
Ed allora, quale doveva essere la soluzione, rinnovare l’intera squadra? Di fronte a queste scelte difficile poter fare previsioni e con il senno del poi è facile sostenere che, forse, bisognava rinnovare organico e, quindi, motivazioni. Ecco perchè l’augurio è quello di vedere gente motivata che scende in campo con l’obiettivo di iniziare una risalita restituendo serenità alla piazza e dignità ai colori rossoneri.
Sabato sera l’Avellino di Pazienza sarà l’avversario più brutto da affrontare, ma ci saranno le motivazioni ed i tifosi allo Zaccheria, due elementi che potranno, anzi dovranno, fare la differenza.