Ha il volto più disteso Fabio Brini, il primato ritrovato e le ultime, importanti affermazione, gli hanno restituito una serenità più volte vacillata nel momento no di una stagione che ha visto la sua squadra sempre protagonista. Contro l’Ischia inizia il girone di ritorno, un pò come ripartire dall’inizio: «Dobbiamo essere bravi a mettere da parte quanto abbiamo fatto fino ad oggi, – ha affermato nella consueta conferenza stampa infrasettimanale di ieri – domenica comincia un altro campionato. Sarà fondamentale capirlo in fretta. Dal punto di vista caratteriale, questa squadra non è mai mancata, ciò non toglie che in certe situazioni, dobbiamo lavorare in maniera diversa. Lo spirito è quello giusto». Esatto, lo spirito, quello che ha consentito di espugnare Castellammare, dopo aver subito il vantaggio delle vespe ad opera di Di Carmine. Fondamentali le sostituzioni, grazie pure ad un organico di nuovo ricco di soluzioni: «Un allenatore – osserva Brini – fa delle scelte sulla base di quello che vede in campo. Se non avessimo vinto diremmo che le stesse scelte erano sbagliate, ma il mestiere dell’allenatore è questo, ne sono consapevole. Al di là di tutto, ciò che conta è che chi è entrato, lo ha fatto con lo spirito giusto. Mazzeo? Fino a quando un calciatore non mi comunica la volontà di andare a giocare altrove per avere più spazio, da qui non si muove nessuno. Allo stesso tempo, tutti devono essere importanti, anche chi gioca di meno. Senza questo spirito, non si va da nessuna parte. Fabio non è mai venuto a chiedermi di andare via». Inevitabile un passaggio sul mercato: «Il Benevento ha giocatori importanti – afferma senza esitazioni – che farebbero comodo a tante società, ma prima di dar via un giocatore, bisogna valutare tante cose. Questo è un gruppo che lavora insieme da parecchio tempo, ormai si conoscono tutti, integrare qualcuno che non abbia questa mentalità, potrebbe creare problemi. Ad oggi non vedo situazioni particolari, se poi dovessero verificarsene da qua al 31, ovviamente le prenderemo in considerazione. Ad oggi però, non c’è nulla».
Di certo, prevedere un Benevento primo in classifica al termine del girone di andata, poche settimane fa, appariva utopistico: «Io ho sempre pensato – spiega il tecnico – che in questo campionato, partite semplici non ce ne siano. Lo dimostrano i risultati. Bisogna stare attenti in ogni gara. In questo momento, sta capitando ad altri di perdere qualcosa, come accaduto a noi in altre fasi della stagione. Questi momenti negativi ci stanno, l’importante è riuscire a reagire. Un bilancio? Ovviamente positivo, le forze del campionato sono sempre quelle, perchè io non credo ad un Lecce così distaccato. Anche la casertana, fino a poche giornate fa sembrava fuori dai giochi, eppure dopo 2/3 risultati si è ritrovata immediatamente nelle zone alte della classifica. Inoltre ci sono squadre come Foggia, Cosenza, Paganese, che diventano difficili da incontrare. Domenica troveremo, l’Ischia, una squadra che sta cercando di migliorare il suo organico e non sarà sicuramente facile. Potrebbe crearti dei problemi se non l’affrontiamo con la stessa cattiveria messa in campo domenica. Devono essere bravi i ragazzi a dimostrare di essere maturati da questo punto di vista».