Non accadeva dall’inizio. La Reggina riesce a non perdere per la seconda gara consecutiva, e bisogna risalire al 2-2 con la Casertana ed all’1-2 di Pagani, rispettivamente prima e seconda giornata di campionato, per trovare un evento simile. Al giro di boa, esce ancora il segno X con la Casertana a campo invertito, e stavolta è 0-0. Un punto d’oro per gli amaranto dall’età media bassissima, rimasti precocemente in inferiorità numerica.
Su entrambe le panchine ci sono allenatori diversi, rispetto al 2-2 dell’andata tra Cozza e Gregucci. Mister Alberti rivoluziona l’attacco rispetto alle previsioni della vigilia, premiando Masini e Lancia dopo i buoni spunti mostrati da subentrati contro il Martina Franca. Panchina per Viola, tribuna per Insigne. Armellino fa il difensore entrale, ruolo ricoperto da ragazzino a Vico Equense. Scionti è il terzino destro, Condemi, la mezzala sinistra nel 4-3-3. Campilongo propone un modulo identico e quel Cruciani andato in gol contro gli amaranto sia in Coppa Italia che in campionato, stavolta fa il play davanti alla difesa.
Un episodio incanala il match ancor di più sui binari intuibili già dall’inizio. È il 20′ quando Mazzone effettua un duro contrasto col piede alto su Cruciani: rosso diretto, ci sta a termini di regolamento. L’ingenuità del 17enne costringe la Reggina a rintanarsi ancora di più nella propria metà campo, cosa che già stava facendo dal fischio d’inizio.
Alberti ordina un 4-4-1 con Masini e Gjuci in costante aiuto a Condei e Maimone. Di quest’ultimo l’unica percussione che almeno consente di guadagnare una punizione e respirare. Se la fase offesniva latita per ovvi motivi, quella difensiva è solidissima. I padroni di casa si rendono pericolosi solo dalla distanza. Peraltro Kovacsik blocca a terra le conclusioni di Mancosu e Bianco.
Ancora Bianco ci prova ad inizio ripresa, stavolta il suo sinistro è più angolato ma finisce fuori. Alberti attinge forze fresche dalla panchina, ma l’organico gli offre ricambi solo in attacco. Louzada e Viola rilevano Gjuci e Lancia, ma non cambia il tema tattico. I subentrati della Casertana presidiano le fasce: Alvino sulla propria destra, ed il terzino Tito dall’altro lato, garantiscono spinta e qualche cross. Ma per Kovacsik ed i centrali c’è soprattutto ordinaria amministrazione.
Il finale è thrilling. Mancino approfitta dell’uscita di Scionti, suo francobollatore, per rendersi pericoloso al 92′: Kovacsik respinge, Mancosu col tacco manda sulla traversa. Il centrale Murolo non ci sta e va a fare la torre nel recupero, spedendo però fuori da ottima posizione un’incornata al 95′. Poi, si può tirare un grosso sospiro di sollievo. La Reggina strappa un punto con i denti e se lo porta a casa, in attesa dei due che dovrebbero essere restituiti a breve dalla Figc.
Cosa dire di Roberto Alberti? C’è curiosità per capire quali risultati potrà ottenere, nel momento in cui gli acquisti di mercato fatti e futuribili saranno nelle sue mani. Il tecnico sta ottenendo il massimo, e ha l’enorme merito di aver ridato speranza ad una squadra alla deriva, pur dovendo ricorrere a diversi minorenni per comporre una formazione equilibrata. Vorremmo abbracciare uno per uno i ragazzini utilizzati contro Martina Franca e Casertana. Domattina l’Aversa Normanna gioca a Lamezia, nel frattempo la Reggina la aggancia al penultimo posto. Tra 9 giorni c’è la Paganese al ‘Granillo’.
CASERTANA – REGGINA 0-0
CASERTANA (4-3-3): Fumagalli; Idda, Mattera, Murolo, Bianco (65′ Tito); Mancosu, Cruciani (71′ Carrus), Marano (58′ Alvino); Cunzi, Diakitè, Mancino. A disposizione: D’Agostino, D’Alterio, Antonazzo, Rajcic. Allenatore: Campilongo.
REGGINA (4-3-3): Kovacsik; Scionti (89′ Lorefice), Armellino, Di Lorenzo, Karagounis; Maimone, Mazzone, Condemi; Masini, Lancia (54′ Viola), Gjuci (50′ Louzada). A disposizione: Cetrangolo, Ammirati, Perrone, Bramucci. Allenatore: Alberti Mazzaferro.
Arbitro: Giosuè di Arezzo
Ammoniti: Armellino, Kovacsik, Scionti, Mattera, Condemi
Espulso: 20′ Mazzone
Fonte: www.ildispaccio.it