Barilari: “Serve personalità e il sostegno dei tifosi può farci andare oltre le difficoltà”
Alla vigilia della delicata sfida contro il Trapani, il tecnico rossonero Barilari ha analizzato lo stato della squadra, soffermandosi su personalità, reazione alle difficoltà, aspetti tattici e sull’importanza del sostegno dei tifosi. Di seguito le sue dichiarazioni.
“Speriamo che la squadra giochi con la personalità giusta. D’altronde, anche in casa serve personalità, quindi lo stesso deve valere in trasferta, anche quando c’è un pubblico avverso. In questo caso, però, avremo anche i nostri tifosi, le nostre curve che ci inciteranno. Spero che questo possa darci una grande mano anche a livello mentale per andare oltre le difficoltà. Secondo me questo aspetto va anche allenato. Nel calcio di oggi spesso non si allena la reazione all’imprevisto, alla difficoltà, all’episodio negativo. Un po’ come è successo a noi quando siamo rimasti in dieci contro il Benevento: lì abbiamo avuto una reazione un po’ negativa, sbagliando troppo nelle giocate. La delusione è normale che arrivi a caldo, a fine partita. Ma la reazione vera si è vista questa settimana, dal punto di vista morale del gruppo. No, non ho dubbi avendoli per le mani tutti i giorni: siamo un gruppo e lotteremo fino all’ultimo minuto, fino all’ultima giornata. Il Trapani è una squadra che alterna molte soluzioni davanti: a volte si allargano, a volte giocano stretti, a volte vanno 1-2, altre 2-1. Pensare di andare dietro a tutto quello che fanno, considerando che hanno doppioni importanti in ogni ruolo, sarebbe complicato. Dobbiamo concentrarci su alcuni principi di massima, perché non possiamo gestire ogni singola situazione che loro creeranno. Sì, con lo staff abbiamo provato ad aggiungere qualcosa nella gestione della palla. Anche stavolta abbiamo lavorato su principi offensivi, ma dobbiamo portarci dietro la buona fase difensiva mostrata contro la Cavese. I tifosi? Sì, loro sono il dodicesimo uomo in campo, come ho già detto altre volte. Sicuramente daranno una grande mano, nei 90 minuti sono fondamentali. Se faremo male sarà giusto prendersi qualche fischio, ma se faremo bene sono certo che apprezzeranno”.
Assunta Pia La Riccia

