Melfi, Tortori: “Io leader in una squadra giovanissima. Ecco chi vedo in B dei miei compagni”
Il Melfi è forse la squadra di Lega Pro con l’età media più bassa in assoluto. A guardare la rosa vediamo una sfilza di ragazzi nati tra il 1990 e il 1995. Si potrebbe pensare sia ad un livello tale da disputare il torneo Primavera, invece i gialloverdi stanno dimostrando tutto il loro valore in un campionato professionisto. E tra questi ragazzini terribili spicca un classe 1988, Loris Tortori, che forse suo malgrado, è diventato il leader in campo di questa squadra. TuttoLegaPro.com ha intervistato in esclusiva l’attaccante di Roma, ex Paganese e Latina. Con lui abbiamo parlato di questo suo ruolo inedito, del momento positivo del Melfi e del futuro suo e dei suoi compagni di squadra.
La rosa del Melfi è formata tutta da giocatori classe ’90 ed anche più giovani. Tu che sei dell’88 ti senti il leader della squadra?
“La nostra effettivamente è una squadra molto giovane. Quest’anno mi sono trovato ad essere il più grande della squadra, quindi mi sono trovato in un ruolo un po’ differente rispetto alle stagioni precedenti. In genere ero io il più giovane o tra i più giovani. Quindi trovarmi ad essere il più grande nello spogliatoio mi ha portato a prendermi delle responsabilità che prima non avevo. Rendendomi conto di questa situazione, ho cercato di guidare i giovani in modo positivo così come avevano fatto con me in tempi passati. Senza però impormi più di tanto anche perché i ragazzi sono tutti intelligenti. Non è stato neanche molto difficile. Devo ringraziare anche Caturano, che già conoscevo, e che mi ha dato una grossa mano grazie alla sua personalità”.
L’età media è molto bassa ma il Melfi sta facendo piuttosto bene. Ti sorprende?
“A dir la verità no. La società ha ingaggiato tutti giovani di valore, con grandi qualità tecniche. Si metto a disposizione a 360 gradi, ascoltano chi ha più esperienza perché questo è un campionato difficile. Gli esempi positivi ti portano a fare bene e a vincere le partite, come ultimamente stiamo facendo”.
A proposito di vincere le partite, i successi su Paganese e Messina sono stati fondamentali.
“Assolutamente sì. Le cinque sconfitte consecutive erano coincise con prestazioni non sempre negative. Potevamo accusare il colpo, soprattutto perché appunti siamo una squadra giovane, che si può scoraggiare facilmente e subire la pressione. Invece abbiamo fatto gruppo e siamo riusciti in queste due vittorie che sono più che fondamentali. Vincere due scontri diretti, e soprattutto quello col Messina, dimostra che siamo un gruppo solida. Fare questi sei punti non era impossibile, ma senz’altro molto difficile, e ci siamo riusciti”.
E col Martina Franca cercherete il tris.
“L’obiettivo è mettere insieme una striscia di risultati utili. Riuscire a vincere domenica anche col Martina sarebbe grandioso. E subito dopo avremo la Reggina. Staremo a vedere cosa ne verrà fuori”.
Tornando ai giovani, nonostante lo sia anche tu, vedi tra i tuoi compagni qualcuno che tecnicamente ha le potenzialità per il salto di categoria?
“In rosa abbiamo molti giocatori forti. Ad esempio Caturano che è un classe ’90 e ha già una discreta esperienza. Le sue doti sono sotto gli occhi di tutti, d’altronde ha già fatto dodici gol. Secondo me è un giocatore che può tranquillamente fare la Serie B. Poi citerei Guerriera, Pinna, Dermaku, Spezzani e tanti altri. A livello qualitativo molti dei nostri sono già di un certo livello. Sono sicuro che tra un paio d’anni molti di loro giocheranno in B”.
Tortori invece dove si vede l’anno prossimo?
“Ancora non lo so. Su questo non abbiamo ancora parlato con la società. Il mio obiettivo è contribuire alla salvezza della squadra. Una volta ottenuta tutto verrà da sé. Per me qui sono stati due anni più che positivi. Vedremo come si evolveranno le cose, ma ci penseremo a tempo debito”.