Iemmello salva la faccia al Foggia. Uno pari con la Lupa Roma
Iemmello salva per il rotto della cuffia un Foggia che altrimenti avrebbe perso anche contro la Lupa Roma collezionando quella che poteva essere la terza sconfitta in quattro partite. Così non è stato, per fortuna, ma i rossoneri di De Zerbi hanno dimostrato anche al “Quinto Ricci” di Aprilia di aver forse, ormai, mollato l’ambizione play-off. Certo, i dauni non hanno giocato in maniera pessima come accaduto a Catanzaro ma hanno dimostrato anche oggi una certa “allegria” difensiva contro un avversario sicuramente ostico ma non certo trascendentale.
La prima occasione vera della gara è di marca foggiana. Al 14° è Iemmello a rendersi protagonista di una sgroppata partendo dal centrocampo ma, invece che passar palla a Cavallaro libero sulla sinistra, preferisce l’assolo personale andando a farsi chiudere da due difensori romani e dal portiere Rossi in uscita. La Lupa Roma ci prova la 24° e lo fa con Raffaello autore di un gran tiro dalla distanza che fa sibilare la palla vicino al palo destro della porta difesa da Narciso. Un minuto dopo i laziali si portano in vantaggio. Cross di Tajarol dalla sinistra e Capodaglio che infila il numero uno rossonero con un tiro di piatto volante da centro area. La prima frazione si chiude con un miracolo d’istinto di Rossi su tiro ravvicinatissimo di Agnelli e sicuramente diretto in fondo al sacco.
La ripresa si apre bene per il Foggia. Dopo 5 minuti Tajarol becca il secondo giallo e finisce anzitempo sotto la doccia. Ci si aspetterebbe una reazione veemente rossonera ma il secondo tempo, sostanzialmente, non è certo ricco di nitide azioni da gol prodotte dalla formazione capitanata da Agnelli. Al 55° ci prova Cavallaro su punizione calciata dalla sinistra ma Rossi riesce a respingere. Al 58° è Bencivenga a provarci dalla distanza ma la palla finisce di poco alta sulla traversa. Al 61° è Sarno a ricevere palla in area dopo una azione di contropiede guidata da Sainz-Maza ma il suo tiro a giro viene deviato dal buon Rossi. Al 68° Cavallaro prende male il pallone su assist di Minotti e il tiro, debole, finisce per essere bloccato dal guardiapali della Lupa Roma. I laziali di Cucciari, ovviamente ripiegati a difendere il risultato, si affacciano dalle parti di Narciso solo al 78° con un tentativo di Del Sorbo che per poco, con il “tiro della domenica”, non sorprende Narciso. Nei minuti di recupero il Foggia salva la faccia. Lo fa al 92°. Dapprima è un tiro di Sarno dai 20 metri a infrangersi sulla traversa. Qualche secondo più tardi, su cross dalla destra di capitan Agnelli, Iemmello riesce a infilare di testa la porta difesa da Rossi, nell’occasione protagonista di un’uscita a vuoto.
Si chiude in parità un match nel quale il Foggia, per quanto visto, non avrebbe certamente meritato la vittoria ma nemmeno la sconfitta. Ora un ciclo terribile attende la compagine dauna. Juve Stabia, Matera, Casertana e Lecce saranno le prossime quattro avversarie dei rossoneri. Squadre assetate di punti per piazzarsi definitivamente in zona play-off. L’aritmetica non condanna ancora la pattuglia di mistrer De Zerbi ma la strada è, adesso, davvero tutta in salita.
LUPA ROMA (4-4-2) – Rossi, Frabotta, Conson, Cascone, Pasqualoni; Bariti, Capodaglio (79° Curcio), Raffaello, Cerrai (84° Prevete); Tulli (73° Del Sorbo), Tajarol. In panchina: Di Mario, Martorelli, Margarita, Scibilia. Allenatore: Alessandro Cucciari
FOGGIA (4-3-3) – Narciso, Loiacono, Potenza, Gigliotti (58° Sainz-Maza), Bencivenga; Agnelli, Quinto, D’Allocco (46° Minotti); Sarno, Iemmello, Cavallaro (72° Leonetti). In panchina: Addario, D’Angelo, Agostinone, Barraco. Allenatore: Roberto De Zerbi
RETI – 25° Capodaglio (LR); 92° Iemmello (Fg)
NOTE: Arbitro Piccinini di Forlì. Angoli 12-3 per il Foggia. Ammoniti: Conson, Cascone, Tajarol e Pasqualoni (LR); Potenza e Leonetti (Fg). Espulso Tajarol (LR). Recupero 5 minuti nel secondo tempo.