Casertana, si rischia la rottura col comune per lo stadio
Tremila euro per scendere in campo… e pagate in anticipo. Questa la richiesta che giunge dal comune di Caserta (commissariato dopo la caduta del sindaco Pio Del Gaudio). Come se non bastasse, dalla casa comunale continuano a giungere notizie e ‘inviti’ che in questa fase delicata della stagione non aiutano certo a trovare il bandolo della matassa. Il commissario prefettizio da poco insediatosi, infatti, nell’opera di revisione degli accordi per l’utilizzo strutture pubbliche ha bussato alla porta della Casertana comunicando la variazioni del costo per ogni singola partita dello stadio “Pinto”.
Cifra da mettere sul tavolo prima che la stessa gara si svolga. Una sorta di “prenotazione” della struttura che, altrimenti, potrebbe essere utilizzata da altri soggetti autorizzati. Insomma l’ennesima pagina di certo non felice della querelle che vede al centro lo stadio “Pinto” e la Casertana. Tutto questo quando proprio i problemi strutturali atavici hanno costretto la società a rivedere i propri piani in vista dell’imminente campionato.