Fidelis Andria, mister D’Angelo: “Siamo una squadra giovane ma operaia, per una stagione d’assestamento”

 

Appena tornata nei professionisti dopo due cavalcate vincenti in Eccellenza pugliese e in serie D, la Fidelis Andria è pronta ai nastri di partenza con un nuovo condottiero: al posto di Giancarlo Favarin è arrivato Luca D’Angelo, alla sua prima esperienza da allenatore al sud e pronto a immergersi in questa nuova avventura professionale con tutta la grinta necessaria, in particolar modo per dimenticare il flop di Alessandria, dove da favoriti, i grigi non hanno neanche raggiunto i play off.

Lo spirito che Luca D’Angelo ha trasmesso nell’intervista concessa in esclusiva a TuttoLegaPro.com è quello giusto: il tecnico dei pugliesi conosce le difficoltà di questa stagione e non guarda i suoi giocatori dall’alto di chi li giudica per il suo lavoro, ma ha quella dose di umiltà che serve per trasmettere ai suoi i princìpi giusti per questa stagione che vedrà la Fidelis Andria come neopromossa, seppure il blasone della piazza dica ben altro.

Mister, come giudica il lavoro svolto nel ritiro di Norcia?

“Devo dire che posso ritenermi molto soddisfatto del lavoro svolto. Abbiamo una squadra pressoché nuova – tranne quattro conferme – rispetto alla scorsa stagione e abbiamo fatto un lavoro importante e ci accingiamo a iniziare questo nuovo campionato”.

Avere una squadra nuova quasi in tutti i suoi elementi può rivelarsi una difficoltà, non crede?

“Abbiamo fatto noi questa scelta. Ci sono solo quattro giocatori della passata stagione in quanto c’era la necessità di ringiovanire il parco giocatori e siamo convinti di aver preso degli atleti e degli uomini che possono darci soddisfazioni, ovviamente sapendo che il campionato è molto lungo e molto difficile”.

La formazione del gruppo come prosegue?

“Sono tutti ragazzi molto giovani – a parte Stendardo e Cortellini – che si sono subito integrati bene tra di loro; c’è grande entusiasmo intorno alla squadra e la vittoria dello scorso campionato ha dato nuovamente il desiderio al tifoso andriese di seguire la propria squadra. Rispondendo alla domanda mi sembra che da quel punto di vista stia andando tutto bene, anche se poi sarà il campo a dare il suo verdetto inappellabile”.

I primi due impegni ufficiali sono arrivate due vittorie – anche se l’1-0 al Martina si è trasformato in 0-3 a tavolino per lo schieramento negli undici di Onescu che era squalificato e il 2-3 esterno all’Ischia -. Soddisfatto?

“Abbiamo giocato una buonissima Coppa Italia. Peccato per l’errore, diciamo legale con Onescu. Per quanto riguarda il campo direi bene, ad Ischia ancora meglio perché nel frattempo la squadra inizia a conoscere meglio i meccanismi”.

Per quello che si è visto ad Ischia, la squadra sembra già avere quella determinazione che serve per una compagine che si deve salvare: va due volte sotto, rimonta e alla fine vince.

“Da quel punto di vista dobbiamo essere sicuramente soddisfatti: caratterialmente la squadra ha risposto come meglio non si poteva”.

Nel 2-3 esterno di Ischia ha notato gli errori in fase difensiva che sono costati i due gol degli isolani.

“Nella fase difensiva in particolar modo nel secondo gol dell’Ischia, è stato l’intero reparto a sbagliare. I difensori durante la partita sono stati bravi e comunque ci sta che in Coppa Italia si possano fare degli errori. Sappiamo che potremmo farne anche in campionato e dovremo essere bravi noi a correggerli il prima possibile”.

Il modulo che sta usando in queste prime uscite è il 4-3-3, anche se durante le partite sta provando a staccare di dieci-venti metri Strambelli dalle due punte Grandolfo e Morra, utilizzando il 4-3-1-2.

“Stiamo provando diverse soluzioni e cerchiamo di dare alternative anche durante la stessa partita ed entrambe sono compatibili con i giocatori che abbiamo in rosa”.

Claudio Morra, attaccante arrivato in prestito dal Torino non sta rispondendo come si potrebbe.

“Invece io sono molto soddisfatto delle prove di questo ragazzo. E’ normale che nella partita contro il Martina abbia pagato dazio alla sua prima esperienza in ambito professionistico. Già ad Ischia si è mosso meglio e noi abbiamo molta fiducia in lui e cresce allenamento dopo allenamento. Gioca in un ruolo difficile per un giovane e vanno compresi degli errori in questa fase”.

Come mai pensa che il ruolo di attaccante sia difficile?

“Perché l’attaccante viene giudicato per i gol che fa, ed è un errore che io non amo fare. Mi piacciono gli attaccanti che partecipano all’azione e sono sicuro che farà anche gol. Per un giovane che si trova ad affrontare difese esperte è normale avere delle difficoltà. Quello che lui deve capire è la differenza che passa tra il giocare il campionato Primavera e quello professionistico di Lega Pro. Comunque sta facendo enormi passi avanti e ci darà tante soddisfazioni a noi che l’abbiamo scelto”.

In attacco Strambelli e Grandolfo sono già pronti. Il primo sforna assist e il secondo in due partite ufficilali ha fatto quattro gol.

“Stanno andando bene e per varie vicissitudini si sono ritrovati a giocare in categorie che non gli competono per le loro qualità. Lo stesso Strambelli è uno dei pochi rimasti rispetto alla rosa della scorsa stagione, premiandolo per il lavoro svolto.. Hanno le qualità per proporsi alla Lega Pro, dove secondo me ci stanno benissimo”.

A centrocampo manca qualcosa?

“No, credo che nella zona nevralgica del campo siamo messi molto bene. Abbiamo centrocampisti molto giovani – a parte Piccinni che è un ’87 – dinamici e tecnici al punto giusto. Mi ritengo soddisfatto del lavoro che è stato svolto dalla società”.

Ed una ciliegina sulla torta dove la vorrebbe?

“Sappiamo le nostre possibilità e non c’è bisogno di vedere il grande colpo e probabilmente nella costruzione della nostra squadra neanche servirebbe. Abbiamo deciso di allestire una squadra operaia, di gente che deve dimostrare tutto, compreso me che sono l’allenatore, ed accettiamo la sfida con il giusto spirito”.

Delle sue precedenti esperienze professionali di Rimini e Alessandria, si è portato dietro il centrocampista Onescu e il portiere Poluzzi.

“Per quello che si sente oggi con questo scandalo delle scommesse, c’è la necessità in primis di trovare gente seria e per bene che sia professionista come occorre e questi due ragazzi li conosco molto bene e d’accordo con il Ds Doronzo, abbiamo scelto tutti gli elementi di questa rosa”.

L’idea che ci siamo fatti, guardando le prime due gare ufficiali della squadra è quella di una Fidelis Andria che ha i mezzi per essere la mina vagante del girone.

“Non lo so. Noi obiettivamente come rosa siamo tra le più giovani del campionato e giocheremo negli undici che scenderanno in campo ogni domenica. Sono convinto che possiamo dire la nostra contro chiunque”.

Il calendario alla prima giornata vede scontrarsi la W contro la Z, che sono le società che mancano per comporre il girone. Che idea si è fatto?

“Abbiamo tutti voglia di iniziare il campionato e penso che un pelino sia falsato questo inizio di stagione nel momento in cui le squadre andranno ad incontrare la W o la Z, avranno il vantaggio di avere una preparazione precampionato sicuramente migliore rispetto alla loro, quindi penso che uno slittamento del campionato stesso debba essere utile proprio a queste compagini per cercare, nei limiti possibili, di arrivare alla nuova stagione con una condizione atletica quanto meno accettabile, proprio per dare un minimo di regolarità al campionato”.

Lei è alla sua prima esperienza al sud come allenatore e arriva in una città come Andria che negli ultimi due anni ha sempre vinto i suoi campionati. Non pensa che possa essere un’arma a doppio taglio questa abitudine al successo della tifoseria che potrebbe farla allontanare dalla realtà della Lega Pro?

“C’è un entusiasmo importante intorno alla squadra e anche alla presentazione (venerdì 28 ndr) c’era molta gente e sentiamo la responsabilità. La città sà che l’Andria in Eccellenza e in D primeggiava, ma in Lega Pro sappiamo che dobbiamo mantenere la categoria. Non credo si corra il rischio di avere la pressione di vincerle tutte. Adesso pensiamo ad assestarci nella categoria”.

 

Categoria: Serie C