Quello che leggerete a breve, tra qualche partita potrà rivelarsi inutile, quasi fosse un messaggio che da lì a qualche settimana si autodistruggerà. E’ un rischio che va corso, particolarmente adesso che sono passati quasi due mesi dall’inizio del campionato, che al nostro occhio non è passato inosservato. A Benevento stanno iniziando a chiedersi se quello che dicono le statistiche di queste prime sette giornate sia vero: cinque reti realizzate e nessuna che provenga dall’attacco.
Difficile a credersi, ma i numeri parlano chiaro. A riportare l’articolo il sito www.tuttolegapro.com
Finora i marcatori in maglia giallorossa sono stati De Falco in Lupa Castelli-Romani-Benevento, Lucioni nell’incontro casalingo contro il Foggia, Ciciretti ad Andria, infine Melara e Pezzi settimana scorsa contro il Monopoli.
Campagnacci, Cissé, Di Molfetta, Marotta, Mazzeo, in rigoroso ordine alfabetico, finora non hanno segnato lo straccio di un goll. Un dato che dovrebbe far preoccupare ma allo stesso tempo può indurre ad un moderato ottimismo. Se da un lato l’astinenza in zona gol prima o poi dovrà terminare, dall’altra c’è una visione diametralmente opposta: iniziando a far gol gli attaccanti cosa potrà accadere alla classifica del Benevento?
Proprio quest’ultima sorride alla squadra sannita: cinque marcature e dodici punti, ad una sola lunghezza dal duo Messina-Akragas attualmente al primo posto. Minimo risultato, massima resa: per ora va bene così. Usando una metafora musicale: a Benevento sono in attesa degli acuti dei tenori che finora si sono rivelati più che altro voci afone nell’orchestra giallorossa.