Alla vigilia del match con il Martina il Foggia si è preparato e tenterà il sorpasso alla Casertana. In questa fase cruciale del campionato il gioco di pressioni, psicologiche e non, è di altissimo livello.
Pressione, è questa la parola chiave del fine settimana in casa rossonera. Pressione, perché già nei mesi scorsi il Foggia di De Zerbi aveva raggiunto quasi la Casertana, già allora capolista, era la nona giornata e i rossoneri avevano 1 solo punto di distacco. Poi il pareggio, seppur miracoloso, di Ischia, la sconfitta interna inaspettata col Monopoli e il nuovo pareggio di Catania avevano portato i falchetti campani a +8. Forse i rossoneri non avevano retto la pressione di alta quota o forse è stato solo un incidente di percorso, visto che il gioco non è mai mancato. Poi, però, questo gioco di pressioni è divenuto favorevole al Foggia. La gara interna con la capolista, meno di un mese fa, per i rossoneri, era da dentro o fuori e in quel caso fu retta bene la pressione. Anzi, quella sfida consegnò un Foggia capace di annientare in tutto e per tutto, quella squadra che aveva provato a spezzare gli equilibri del campionato, riportandola sulla terra. Poi altre due vittorie e i campani ritornano, ora, a -2. Il gioco di pressioni sembra essersi spostato ed è la Casertana, ora, a soffrire il ritorno dei rossoneri. Spesso il Foggia ha rincorso, nel gioco dello spezzatino, i risultati delle altre, giocando dopo le proprie dirette rivali. Ora il fine settimana porge ai rossoneri l’opportunità di andare avanti, in tutti i sensi, mettendo pressione alle altre. Al Lecce che insegue il Foggia e a quella capolista, che ora è ancora la Casertana e che dopo due mesi, per la prima volta, potrebbe vedersi spodestata, seppur soltanto per 48 ore, da quel trono. Poi, in caso di vittoria rossonera a Martina comunque, lunedì sera si vedrà se la pressione giocherà brutti scherzi in quel di Caserta
Fabio Lattuchella – www.calciowebdilettanti.it.