Quando Tomi realizza il secondo gol per il Matera l’esultanza di Pasquale Padalino sembrava guidata da un ideale intesa con i tanti suoi concittadini di fede rossonera che saltavano con lui anche se per motivi diversi: il Matera è sicuramente sempre più in corsa per la conquista di un posto nei play off, mentre il Foggia può godersi per la prima volta in questa stagione le vertigini del primo posto.
La Casertana perde tre punti nei confronti di tutte le pretendenti alla vittoria finale e deve cominciare a valutare il suo futuro giocando a rincorrere e non più a sfuggire dalle inseguitrici.
Il campionato ovviamente non finisce oggi ma da oggi può essere vissuto in campo con un approccio diverso: gli uomini di De Zerbi possono diventare artefici del loro cammino indipendentemente dal risultato delle altre; in questa fase c’è da temere soprattutto il Benevento perché ad un solo punto di distanza, con una classifica degli scontri diretti a suo favore e con la impossibilità del Foggia a bloccare una eventuale corsa perché non dovrà più incontrarla in questa stagione.
Questa volta però è necessario, adesso più di prima, fare gruppo tutti insieme, squadra, tecnico, società e tifosi tralasciando ogni polemica, guardando la classifica e giocando perché la si possa godere fino alla fine della stagione.
I numeri dicono che oggi il Foggia ha fatto più punti di tutti, che ha imparato anche a soffrire per poi godere e quello che è stato lasciato per strada non interessa più a nessuno perché da oggi esiste una sola capolista, sola al comando sostenuta da una città che aspetta un traguardo da troppi e troppi anni.
Alberto Mangano – www.manganofoggia.it