Questa sì che è una partita che in soli 90 minuti ha saputo evidenziare i pregi e difetti di una squadra in una intera stagione e che ha quindi esaltato, ridimensionato, illuso e deluso al tempo stesso in una girandola di emozioni e sensazioni.
Nella prima parte della gara, si è potuto vedere un Foggia ordinato, con un gioco pulito, magari non esaltante contro un avversario di caratura nettamente inferiore, ma che riesce a trovare quella concretezza sotto rete e che lo porta meritatamente al doppio vantaggio.
Poi si rivede quel Foggia già ammirato tante, ormai troppe volte, capace di regalare un gol agli avversari nell’unica vera occasione in cui gli stessi si affacciano dalla parte di Micale.
Da quel momento la partita cambia, il Foggia cambia, regala metri e appare di colpo quella squadra deconcentrata, senza voglia, macchinosa e che rivede forse le sequenze di un film già visto troppe volte, quel film che porta inevitabilmente ad un finale scontato e banale, quel finale che prevede un pareggio quasi annunciato.
Ed infine, quando sembra che sia tutto finito, quando ti aspetti di vedere esultare al novantesimo ancora una volta una squadra avversaria, ecco che rivedi quella sequenza che avrebbe potuto fare la differenza quest’anno e che avrebbe regalato a maggio quell’ambito primo posto: rivedi allora un Foggia schiacciasassi, un Foggia che chiude gli avversari nei suoi ultimi metri, un Foggia che tenta la via del gol ogni 30 secondi, un Foggia che umilia l’avversario, un Foggia che lo supera agevolmente senza se e senza ma.
Si può essere così camaleontici in una partita ed in un campionato? Può la squadra degli ultimi 10 minuti, quella determinata a concreta, ad accontentarsi quest’anno di rincorrere e agguantare un posto nella griglia dei play off? E poi, una squadra che disputa una gara dei play off può offrire in una sola gara tutte le scene di un film che a Foggia vediamo da agosto?
Purtroppo ancora una volta nessuno ci ha capito tanto, nessuno è riuscito a chiarire i dubbi su questa squadra e soprattutto a Monopoli quali di queste sequenze rivedremo? Tutte? Quelle più esaltanti o quellle più deprimenti?
Alberto Mangano – www.manganofoggia.it