Foggia-Catania, quando il blasone non basta

Foggia-Catania, quando il blasone non basta

Un campionato di Serie B vinto a testa, 30 partecipazioni complessive in Serie A, quasi due secoli di campionati professionistici in due. Se bastasse il blasone, Foggia e Catania avrebbero un posto di diritto tra le grandi del calcio italiano. Ma la storia si fa sul campo e la classifica attuale del Girone C di Lega Pro non fa sorridere nessuna delle due compagini.

Questa sera, alle 20:30 allo stadio “Zaccheria”, da un lato avremo i pugliesi, costruiti (e ritoccati a dicembre) per vincere il campionato e volare direttamente in cadetteria, attualmente quinti, seppur con una gara in meno. Vincere stasera, per i satanelli, significherebbe raggiungere la zona play-off, obiettivo minimo senza il quale la stagione sarebbe considerata fallimentare.
Dall’altro lato troviamo i siciliani, che in pochi mesi son passati dall’euforia per la Serie A all’onta della retrocessione a tavolino in Lega Pro, in più zavorrati da una pesante (ma giust0) penalizzazione. Con il rischio, concreto, di finire tra i dilettanti tra pochi mesi, visto che al momento i rossazzurri sono in zona play-out, sebbene con un match in meno.

Ecco perché la gara di stasera sarà fondamentale per entrambe le formazioni, attualmente deluse ma che devono evitare guai peggiori. Un’assenza pesante per parte, Angelo per i rossoneri, Calil per gli etnei.
Arbitra l’incontro Antonio Giua di Pisa, coadiuvato dagli assistenti Marco Bresmes di Bergamo e Francesco Oliviero di Ercolano.

Fonte: www.tuttolegapto.com