Chi si aspettava una passeggiata o poco più per il Foggia con il Melfi è stato servito. Altro che barricate! Bella squadra quella lucana. Giovane, frizzante, aggressiva, propositiva, vivace, messa benissimo in campo da Dino Bitetto. Con il chiaro intento di giocarsi la partita e magari bissare il successo di Coppa. Il Foggia, sovente in difficoltà, spesso sovrastato sul piano della corsa, ha rischiato grosso in più di una circostanza, ma ha avuto il merito di rispondere sempre, senza però risultati apprezzabili, colpo su colpo.
Si è sentita l’assenza del play Quinto (che mancherà anche a Benevento). Sicurella, troppo timido e poco autorevole, si è limitato a svolgere un semplice lavoro di ordinaria amministrazione (in quel ruolo serviva e serve qualcosa in più). Si è visto finalmente un ottimo Gerbo, ma solo dopo l’uscita di Sicurella. Iemmello non è stato all’altezza delle due precedenti prestazioni. Ma non ha avuto molte palle giocabili. Bene Cavallaro. E non è dispiaciuto Bollino. In chiaro ritardo Sarno. La notizia positiva? La difesa per la prima volta non ha preso gol. Di contro si è inceppato l’attacco, dopo le cinque reti realizzate nei primi 180 minuti..