Grande entusiasmo ma anche tanta tensione in queste ultime ore, ore frenetiche che separano i tifosi foggiani da un evento sportivo che ricorda tempi andati e categorie superiori. Saranno 17.000 allo Zaccheria ma saranno tanti altri ancora da casa a palpitare domenica sera se si pensa a quanta gente è rimasta senza biglietto a causa della corsa sfrenata ad aggiudicarsi un posto per poter dire: “Io c’ero”.
Il Foggia sembra falcidiato dalla cattiva sorte se si pensa a quanti giocatori rimarranno fuori per infortunio; certo sarebbe stato meglio avere tutta la rosa a disposizione, ma queste sono quelle partite che ciascun calciatore aspetta una vita per poterle disputare e c’è da stare certi che ognuno di loro darà il 200% pur di sopperire a ciò che la dea bendata ci ha tolto: gli undici che scenderanno in campo avranno un motivo in più per buttare il cuore oltre l’ostacolo.
Ad Alessandria non pensino di aver avuto un grosso vantaggio dalle numerose assenze, soprattutto da quelle dell’ultima ora. L’aggressività e la voglia di vincere dei rossoneri non sono legate a singoli calciatori e non rappresentano peculiarità del tecnico, ma sono il risultato di un lavoro di gruppo al quale hanno contribuito anche coloro che hanno giocato molto meno degli altri.
Andiamo decisi e determinati perché in uno Zaccheria così come vogliamo immaginarlo, sarà difficile prevedere un risultato diverso da quello che tutti i foggiani si augurano.
Alberto Mangano – www.manganofoggia.it