Dietro la lavagna: il giornale di Ruopolo, lo shock Careri, la Casertana che non vola
Una cosa appare evidente in queste prime giornate di campionato: c’è una ricerca spasmodica di entrare a far parte de i “Dietro la lavagna” di TLP. Ogni settimana vediamo delle cose aberranti sui campi della Lega Pro: tra difese ballerine e attacchi buoni a far numero e non i gol, ci stiamo chiedendo se è solo l’inizio della fine oppure i titoli di coda prima o poi termineranno lasciandoci con un senso di smarrimento. Sensazione che alleviamo con i bocciati di questa settimana. Vi garantiamo che ormai il podio sta diventando stretto e l’idea di allargare da tre a quattro i pretendenti per questa classifica è molto forte.
> Gianni Careri (Pordenone):
Non bastava la classifica deficitaria: un punto in quattro partite. A Pordenone si sono create da soli una bella gatta da pelare. Dopo aver perso (da 2-4 avanti a fine primo tempo) 5-4 a Salò contro la Feralpi, il tecnico Lamberto Zauli ha deciso che fosse arrivato il momento di dare nuovamente spazio a Gianni Careri tra i pali, mettendo in panchina il giovane Luca Maniero, fino a quel momento il titolare dei friulani.
Contro il Bassano si vede il ritorno dell’esperto portiere, che nelle idee di Zauli doveva ridare sicurezza alla squadra. Mai come stavolta il condizionale condiziona molto.
L’incontro contro i giallorossi si manteneva sui binari di un perfetto equilibrio e solo un episodio avrebbe potuto sbloccare l’incontro. La rete di Zanella, arrivata dopo una corta respinta di Careri, apre il proscenio al dramma (sportivo) che vivrà da qui alla fine Gianni Careri. L’estremo difensore dei ramarri prima piazza male la barriera su una punizione dal vertice destro dell’area di rigore, calciata da Nolé, compiendo una gaffe clamorosa. Per concludere il suo momento “no”, su una punizione a proprio favore al limite della propria area di rigore, calcola male il passaggio al compagno, rendendo facile l’intercetto di Maistrello che ringrazia vivamente, siglando la sua prima rete in questa stagione.
La gatta da pelare adesso è nelle mani di Zauli. Il tecnico dei neroverdi ha due portieri con il morale sotto i tacchi e una classifica che in quattro partite fin qui disputate vede i ramarri con un solo punto in classifica. Domenica arriva l’altra neopromossa, la Giana Erminio. Chi difenderà i pali dei friulani?
SPALLE AL MURO
> Francesco Ruopolo (Reggiana):
Quando le parole possono diventare boomerang. E’ il caso di Francesco Ruopolo, attaccante della Reggiana che domenica scorsa, dopo il successo in rimonta contro l’Ancona (2-1 il finale), si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, accusando “una campagna stampa contro di me. Sto zitto, consapevole che parleranno i fatti per il sottoscritto”.
Parole dure e precise. Non comprendiamo come si possa fare una campagna stampa contro, visto che il nostro ruolo è un altro. Andiamo avanti.
Quindi Francesco Ruopolo ha asserito che per lui parleranno i fatti. E andiamo a vederli questi fatti: al 48′ di Grosseto-Reggiana di sabato scorso, l’arbitro Lacagnina di Caltanissetta (un direttore di gara che lo scorso anno ha fatto infuriare più di una squadra) decreta un calcio di rigore ai granata per un fallo di Burzigotti (ultimo uomo) ai danni di Siega. E chi si presenta dagli undici metri? La vittima della campagna stampa: Francesco Ruopolo.
Avrebbe tutto a favore per zittire quei cattivoni di giornalisti che non avendo altro da fare si sono presi la briga di puntare la penna contro l’attaccante della Reggiana. Invece calcia male il rigore e Mangiapelo fa un figurone deviando la sfera. Siamo certi che l’errore è arrivato per “responsabilità” dei giornalisti che non l’hanno messo nelle condizioni giuste di battere al meglio il tiro dagli undici metri.
FATTI QUOTIDIANI
> Casertana:
Non è iniziato come era nelle intenzioni della società il campionato della Casertana e i due punti conquistati in tre domeniche sono una miseria se rapportati al livello dei giocatori che la società rossoblù ha messo nelle mani di Angelo Gregucci.
Dopo l’incoraggiante esordio al “Granillo” contro la Reggina (2-2), il calendario proponeva due derby: Aversa Normanna e Juve Stabia al “Pinto”.
Solo un punto nei confronti contro i cugini granata e gialloblù iniziano a far sorgere qualche dubbio sulla reale solidità di una squadra che incassa gol ogni volta che scende in campo. Alcuni equilibri vanno rodati al più presto e per Gregucci i problemi non mancano.
Il valore del gruppo agli ordini del tecnico ex Salernitana non si discute e i due punti in classifica in tre giornate pongono la Casertana di diritto dietro la nostra lavagna.
FALCHETTI BAGNATI