Benevento, morale a mille e testa già alla Lupa Roma
Archiviata in fretta la pratica Foggia, il Benevento è già proiettato verso il turno infrasettimanale di mercoledì ad Aprilia contro la Lupa Roma. Nonostante Brini ce la metta tutta per tenere alta la tensione della squadra (anche ieri il tecnico ha messo in evidenza diversi aspetti che, a suo dire, non gli sarebbero piaciuti della vittoria contro il Foggia), l’entusiasmo di squadra e ambiente è sempre più alto. Il primato in classifica fornisce ulteriori certezze ad un gruppo sempre più consapevole della sua forza e del ruolo che dovrà recitare nel corso della stagione. La squadra, forse anche per non farsi coinvolgere troppo dal clima di esaltazione vissuto in città, si è messa subito in viaggio verso la capitale per preparare al meglio la trasferta di Aprilia contro la Lupa Roma, lontano dal clamore di una piazza che mai come quest’anno sogna il grande salto. In realtà anche tra i calciatori dominano sia l’entusiasmo, sia la convinzione della forza di questa squadra, oltre alla compattezza di un gruppo dimostrata anche dal selfie scattato da Alfageme sul Pullman che ieri, dopo la partita, ha portato la comitiva giallorossa a Roma per un ritiro che potrebbe addirittura protrarsi fino a sabato. “Grande ragazzi!!!vamos equipo!!!…vamos Benevento”, l’eloquente messaggio pubblicato dall’argentino insieme alla foto, a testimonianza della grande fiducia che regna nello spogliatoio.
Guai però a farsi prendere dal troppo entusiasmo. A tutti gli effetti, quello di mercoledì, è da considerarsi uno scontro diretto, considerati i dieci punti in classifica ed il primato vantato dalla matricola capitolina, al pari di Salernitana, Catanzaro e gli stessi stregoni. Affrontare senza la dovuta concentrazione un inatteso rivale potrebbe rivelarsi esiziale. Lo sa bene Brini che, dall’alto della sua esperienza, continua a porre l’accento su quegli aspetti in cui c’è ancora da lavorare. Come l’atteggiamento mentale di ieri pomeriggio della squadra seguito al doppio vantaggio, quando, a sua giudizio, i giocatori avrebbero giocato convinti di aver già vinto. Ad onor del vero, salvo un’occasione concessa nei minuti di recupero e ben sventata da Piscitelli, mai il Foggia ha dato la sensazione di poter impensierire la difesa giallorossa e tornare in partita, ma benissimo fa Brini ad alzare sempre l’asticella e a pretendere di più dalla sua squadra. La sensazione che sia questo l’anno buono, dopo tante delusioni, deve essere uno stimolo ulteriore, non un motivo per cullarsi e specchiarsi nella propria bellezza. Il tecnico di Porto Sant’Elipdio lo sa bene e continua a tenere tutti sotto pressione…