Lanzaro: “Voglio tornare a giocare. Io di nuovo alla Reggina? Perché no. A Foggia c’è fame di calcio”
“Voglio continuare a giocare a calcio, aspetto un progetto serio per rimettermi in gioco perché voglio far ricredere tante persone che non si aspettano di rivedermi a certi livelli. Ho voglia di rivincita”. Parole e musica di Maurizio Lanzaro che, chiuse le esperienze con Melfi e Foggia, ai microfoni di TuttoLegaPro.com mostra tanta voglia di ritornare in campo il prima possibile. Con l’ex difensore della Reggina, abbiamo fatto il punto sul suo passato, presente e futuro.
Al Melfi hai vissuto una parentesi breve e sicuramente non positiva…
“Venivo da un lungo infortunio che mi aveva tenuto fermo l’anno scorso a Foggia, poi però in realtà mi ero ripreso bene, non avevo più dolore. Sicuramente la forma fisica non era al cento per cento, però la separazione è stata colpa di incomprensioni con mister Bitetto”.
Col senno di poi, visto il successivo esonero del mister, forse potevi aspettare un po’ di più…
“Pensavo la società lo confermasse fino alla fine, quindi ho optato per questa decisione. Ho vissuto dei momenti particolari, non mi faceva neanche allenare con la squadra, una situazione brutta, eravamo ad un punto di rottura totale”.
Mister Diana in poco tempo ha risollevato il morale della squadra…
“Sta facendo un grande lavoro e sono contento ora per il gruppo che sta facendo benissimo con il nuovo allenatore”.
Adesso il Melfi è tornato in corsa per la salvezza…
“La squadra ha tutte le carte in regola per mantenere la categoria. Dopo i due risultati importantissimi delle ultime partite, la salvezza non è più un miraggio. Sono a pochi punti e nessuno ci sperava. Diana è stato bravissimo a credere in una squadra che ha giocatori importanti per la Lega Pro”.
Per quanto ti riguarda, conti i giorni che mancano al tuo ritorno in campo…
“Mi sto allenando vicino casa con una squadra di Serie D e colgo l’occasione per ringraziare mister Pepe e tutta la società che mi sta dando l’opportunità di rimettermi in forma. Non vedo l’ora di tornare in campo. Quest’anno non sono potuto rimettermi in gioco perché ho fatto due rescissioni contrattuali e il regolamento dice che non posso trovare un’altra squadra, ma in estate aspetto la chiamata giusta”.
La scorsa estate si è parlato di un interesse nei tuoi confronti da parte della Reggina. Magari se ne riparlerà nel prossimo mercato…
“Ho sentito anche io delle voci in merito, da parte mia c’è assoluta disponibilità perché per me Reggio è parte integrante della mia vita calcistica. Non ho mai dimenticato quella mia esperienza, ho vissuto cinque anni importantissimi. Però da qui a dire che a giugno ci possa essere una trattativa, ce ne passa. La società punta molto sui giovani quindi non so se possa esserci spazio per me. Vedremo”.
Riuscirà a salvarsi la squadra di Zeman?
“La salvezza, per una piazza come quella amaranto, è il minimo. Però c’è una concorrenza agguerrita di squadre che se la giocheranno fino alla fine vedi Taranto, Akragas. Sarà dura ma spero, col cuore, che la Reggina si salvi quanto prima”.
Qual è il ricordo più bello che ti lega alla Reggina?
“Sicuramente la cavalcata con Mazzarri quando siamo partiti con la penalizzazione di -15 prima e -11 dopo. Ogni salvezza è stata come vincere uno scudetto ma quell’anno lì è stato magico: nessuno ci sperava, è stato qualcosa di incredibile ed è un campionato che rimarrà per sempre dentro di me”.
Il Foggia quest’anno sta provando a riprendersi quello che l’anno scorso avete visto sfumare nella finale col Pisa…
“Il Foggia merita palcoscenici più importanti e vi assicuro che non è una frase fatta. È difficile avere un pubblico così. Hanno fame di calcio. L’anno scorso io ero fuori per infortunio e non ho potuto vivere quei momenti e quella cavalcata play-off. Il mio grande rammarico è non essere stato a disposizione in una così bella piazza. Sono contento però perché si stanno prendendo una grossa rivincita. Questa stagione è un continuo dello scorso anno e spero ci sia un finale diverso con la tanto meritata Serie B”.
Il campionato è chiuso o il Lecce può avere ancora margini di recupero?
“Che tutto sia chiuso non ci credo. Mancano ancora tantissime partite. Il Foggia ha un calendario più abbordabile del Lecce, ma tutte le gare sono da giocare a partire da quella di Catania che sarà difficilissima. Ricordo il campionato vinto con la Salernitana, avevamo più cinque sul Benevento, ma ad ogni partita, fino alla fine, ci sentivamo il fiato sul collo. Sicuramente meglio trovarsi a più quattro che inseguire”.