Catania, poker e destino in mano. Se le vince tutt’e cinque va diretto in B
Il Lecce pareggia in casa contro il Siracusa, vede i mostri e s’arrabbia con l’arbitro. Il Trapani batte il Matera e si porta a -2 dalla vetta, con una gara da recuperare. Trenta minuti dopo la fine delle due partite, il Catania scende in campo al Ceravolo consapevole che una vittoria lo metterebbe alla pari dei granata, al secondo posto. Contro il Catanzaro la squadra di Lucarelli gioca una sorta di finale di andata per la promozione in B, consapevole d’avere il destino nelle proprie mani. Dopo un primo tempo al di sotto delle aspettative, la ripresa restituisce il Catania caparbio, vincente e mai sazio. Quattro reti al Catanzaro portano i rossazzurri nelle condizioni di giocarsi la promozione diretta in B nelle ultime cinque partite.
Le scelte
Lucarelli conferma il 4-3-3 vittorioso per 6-0 contro la Paganese, nel turno precedente. L’unico cambiamento è la divisa da gioco, bianca. Sul fronte opposto c’è Pancaro, l’ex allenatore rossazzurro cerca la prima vittoria interna della sua gestione sulla panchina calabrese. Anche lui sceglie la continuità, ripropone il 3-5-2 vittorioso a Monopoli, con Spighi al posto dello squalificato Onescu.
Primo tempo sottotono
C’è il solito vento, ad accogliere le due squadre al Ceravolo. Poco pubblico, per la giornata giallorossa, indetta eccezionalmente proprio per la sfida contro il Catania. Sentore di quanto la sfida contro i siciliani sia attesa a Catanzaro. Vuota la curva riservata agli ospiti, ai quali è stata vietata la trasferta. Sul terreno di gioco, a farsi vivi per primi sono i padroni di casa. Spighi, al quarto, impegna Pisseri con un rasoterra dalla distanza che il portiere blocca in due tempi. I minuti che seguono non offrono grandi spunti di cronaca. Il Catanzaro pare più propositivo, mentre il Catania gioca raccolto nella propria metà campo, con la conseguenza di non riuscire a rendersi pericoloso in avanti. Lodi ha una certa libertà di azione. Barisic e Manneh, in particolare, non riescono però a far la differenza come accaduto nelle ultime partite. Anche se infastidita dal vento a sfavore, la difesa a quattro si dimostra comunque impermeabile, lasciando poco da fare a Pisseri.
Scelte confermate all’intervallo
Nel finale i due brividi della prima metà di gioco. Al 37esimo Aya rischia l’autogol, deviando di testa un cross partito dalla sinistra. Al 40esimo, su cross basso dalla sinistra, Nordi pasticcia nel raccogliere il pallone ed evita in extremis il tap in di un rossazzurro. Entrambe le occasioni si concludono in un tiro dalla bandierina, senza esito. Al 45esimo l’arbitro fischia l’intervallo senza concedere recupero. Lo 0-0 stride con le aspettative d’inizio gara, almeno con quelle del Catania che pare bloccato tatticamente nella propria metà campo dal 4-3-3 ordinato e veloce di Pancaro. I rossazzurri sono superiori, tecnicamente, ma non riescono a trasformare questa superiorità in azioni pericolose e reti. Nonostante l’atteggiamento non convincente, Lucarelli conferma in blocco le sue scelte iniziali anche per il secondo tempo.
Barisic e Curiale sbloccano il risultato
Col senno del poi, una strategia vincente. Il Catania, adesso col vento a favore, passa avanti al primo affondo. Curiale conclude in diagonale dal limite dell’area e la traiettoria viene allargata dalla deviazione fortuita un difensore del Catanzaro. Quanto basta per mandare fuori tempo Nordi e permettere l’inserimento in area piccola di Barisic, che al 47esimo anticipa il portiere e da pochi passi mette dentro il pallone dell’1-0. Per l’attaccante numero 9, si tratta della terza gara consecutiva in cui va a rete. Il Catanzaro prova a reagire, si sbilancia ma le forze non sono le stesse del primo tempo. L’effetto è lasciare spazi vuoti nei quali si inseriscono i rossazzurri. Come al 53esimo, quando arriva il raddoppio. Lodi offre a Curiale un cross dalla destra. L’attaccante conclude di prima intenzione sul palo di Nordi, che non vede il pallone partire e arriva in ritardo, col pallone già in fondo alla rete. È il 14esimo sigillo in campionato per l’ex Trapani, che stacca Saraniti e si porta al comando della classifica marcatori del girone C.
Primo giallo, graziato il Catanzaro
È il gol che spezza l’equilibrio della partita e riabilita il Catania da un primo tempo poco convincente. Lucarelli esulta, talmente tanto, da sembrare troppo per l’arbitro, che lo richiama. Il Catanzaro, parso in difetto di fiato, dopo il generoso primo tempo, cede. Pancaro prova a scuoterlo: inserisce Falcone, passando al più offensivo 4-3-3 nel tentativo di riaprire la partita. Ma i giochi sono fatti. Al 66esimo Lodi cerca il primo palo, con l’aiuto del vento, da circa 50 metri. La punizione è talmente insidiosa che Nordi riesce a malapena a mettere il pallone in angolo. Al 69esimo altra incertezza del portiere del Catanzaro. Su un tiro dalla distanza di Mazzarani calcola male la traiettoria del pallone, che gli arriva sul petto. Solo in due tempi riesce ad anticipare i due calciatori del Catania pronti all’agguato. Al 71esimo saltano i nervi ai giallorossi. Sabato abbatte Barisic a palla lontana, per evitarne l’inserimento in avanti. L’arbitro, parso stitico nella gestione dei cartellini, estrae il primo giallo della partita, per un fallo apparso al confine con l’espulsione.
Cambi e 4-0 finale
A 15’ dal termine della partita, dentro Ripa e Porcino al posto di Curiale e Manneh. Sono le prime mosse di Lucarelli. Al 76esimo, Zanini sfiora l’incrocio dei pali su punizione dal limite dell’area. È solo un episodio. All’82 altro cambio, dentro Rizzo al posto di Lodi. Nonostante le tante sospensioni di gioco, che spezzano il ritmo, le emozioni non terminano. All’85esimo, il Catania che non si accontenta fa il tris. Cross di Barisic dalla destra, Gambaretti colpisce di testa per anticipare un calciatore del Catania pronto al tap in. L’intervento però diventa un mezzo autogol sul quale Ripa è lesto, con la punta del piede e con Nordi battuto, a metterci sopra il suo nome. È comunque lo 0-3 che chiude la gara e fa suonare la libera uscita per parecchi tifosi giallorossi, che abbandonano anzitempo il Ceravolo. All’87esimo dentro anche Bucolo e Russotto. Proprio quest’ultimo confeziona il cross che Porcino, altro subentrato, trasforma nel poker di reti calciando a filo del palo alla destra di Nordi.
Al quarto minuto di recupero, applausi anche per Pisseri, che mette in angolo la conclusione a giro di Infantino. Non c’è però tempo per battere il tiro dalla bandierina. Triplice fischio. Il Catania vince, e si porta a meno due punti dal Lecce, con lo scontro diretto da giocare contro il Trapani, al Massimino, proprio in coincidenza col turno di riposo della capolista. Dieci gol segnati negli ultimi due turni, zero subiti. Numeri che danno un segnale forte alle concorrenti. I rossazzurri adesso sono consapevoli che vincendo tutt’e cinque le partite che restano alla fine del campionato, sarebbero promossi direttamente in serie B.
Fonte: www.mondocatania.com