Ma 2+2 fa sempre 4? (di Francesco Bacchieri)
Nelle more di un Consiglio Federale che avrebbe dovuto dirimere tutte le questioni lasciate aperte dal Consiglio di Lega B, la parola più abusata è stata “il diritto”.
L’ha usata Gravina in conferenza stampa, l’ha usata Lotito uscendo dalla F.I.G.C. circondato da un nugolo di microfoni e telecamere. E già, tutta una questione di diritto. Quasi seccati, i dignitari della Federazione hanno ostentato fastidio nel leggere di pressioni più o meno politiche a favore di questa o quella città danneggiata, a loro dire, da “limpide e chiare” decisioni consiliari emerse per l’appunto dalla letteraria applicazione delle fin troppo limpide normative federali.
“Ma cosa vogliono da noi Palermo e Foggia?” Sembravano volessero dire. Cosa vogliono due società aduse all’illecito, alla poca trasparenza, alla coercizione dell’opinione pubblica e della politica in loro favore? Al melenso piagnisteo? Beh, caro Presidente, si aspettavano che quel diritto venisse applicato alla lettera, senza favorire nessuno, con quella chiarezza che avremmo voluto vedere dopo mesi e mesi di pasticci, denunce, liti fra istituzioni sportive, corsi, ricorsi, appelli, rinvii e ritardi. Dopo mesi in cui ci siamo chiesti se avremmo giocato in 20, 22 o in 24 squadre il campionato appena finito (?) per poi scoprire che lo avremmo giocato in 19, mentre l’art. 49 del NOIF lo prevedeva (e lo prevede) a 22, nonostante il prossimo è stato deciso (ma poi da chi?) a 20. Diritto? Quale Presidente Gravina? Quale Presidente Lotito? Quello che da una sentenza univoca ed inequivocabile emergono due correnti di pensiero diverse? Il Palermo è stato retrocesso all’ultimo posto in classifica, inequivocabilmente dal testo della sentenza di Assise del TFN, ma in Consiglio, quel diritto, piega a destra se deve aiutare il Perugia a scalare la classifica e aggiudicarsi i Play Off, piega a sinistra se quella classifica non scorre perchè per decidere la quarta retrocessa in C bisogna approfondire la materia in altra sede.
Diritto? E quale? Quello che c’è chi dice che il Palermo è retrocesso in terza serie, dunque le altre tre compagne di sventura già le conosciamo e i Play Out sono una inutile perdita di tempo? O quello che sostiene che è stato retrocesso all’ultimo posto (ma va? Proprio come cita la chiarissima sentenza del TFN) e dunque scalando la classifica troveremmo una quindicesima ed una sedicesima che quel diritto vorrebbe che si giocassero la permanenza sul campo? Ma quale diritto Signor Gravina? Di quale diritto parla? È diritto fregarsene delle prerogative costituzionali di essere giudicati fino al terzo grado prima di sentirsi colpevole o innocente condannando il Palermo già dal primo grado di giudizio? Il diritto non prevederebbe esattamente il contrario? Stia attento Signor Gravina, fra l’anno scorso e quest’anno, a furia di non decidere, a furia di far decidere qualcun’altro che a sua volta farà decidere un altro ancora, a furia di lasciare tutto nell’incertezza fino all’ultimo tuffo, a furia di abusare di quel diritto, state rovinando un giocattolo che ci ha fatto compagnia per più di cento anni, che ci ha divertito e spesso fatto dimenticare le nostre miserie, che è il nostro, non il vostro sport nazionale, quello a cui cominciamo a credere sempre meno andando dietro ai vostri indistricabili disegni, ai vostri giochi delle tre carte, quelli, per inteso, che la carta buona è sempre in mano a chi tiene il mazzo.
Veda Presidente, chi il diritto lo rispetta e lo ha studiato, oggi si sarebbe aspettato una sola cosa: che venisse applicato. Perchè se di diritto si tratta, ebbene questo non è interpretabile. Se una norma è chiara e giusta 2+2 deve fare sempre 4! Una cosa di buon senso. Ecco perchè, ingenuamente, visti i disastrosi precedenti, ci si aspettava che oggi tutto fosse rimandato a data da destinarsi in attesa di sapere degli esiti di chi a quel diritto ci crede e ci si aggrappa ancora, forse ingenuamente, al CONI come al Tribunale d’Appello.
Attenzione Signor Gravina, un calcio che si presta all’abuso, al sospetto, al complotto, confuso fra cavilli ed interpretazioni è un calcio che muore. Il Palermo dovrà difendersi da solo, noi dovremo aspettare un altro giorno di attesa e di passione per conoscere (forse) il nostro destino e quando entrambi l’avremo conosciuto, non saremo ancora certi che alla fine sarà quello che ci apetterà! Perchè dirà lei Signor Gravina? Perchè Signor Lotito? Perchè sono giornate come queste che ci convincono sempre di più che nel nostro calcio 2+2 non fa sempre 4, forse non lo ha fatto mai!