Lega Pro: il punto sulla decima giornata nel tre gironi
Quante differenze tra i tre gironi. Evacuo sveglia il Novara, Reggiana: una buona difesa non basta, prima pagina per il Benevento.
Quando si sostiene che siamo un paese straordinario perché pieno di differenze, nel bene e nel male ovviamente, non vi è superficialità di giudizio: queste vanno considerate una ricchezza. Il riferimento poi non è esclusiva della politica della geografia o della storia, ma anche nello sport più praticato e amato che è il calcio emergono le differenze: in Lega Pro ci sono tre gironi, uno differente dall’altro e questa decima giornata ne conferma ulteriormente il pensiero. Nel girone A dieci punti separano play-off e play-out; nel girone B dieci punti separano i play-out dal primo posto in classifica e promozione diretta; nel girone C gli stessi punti non bastano alla prima dei play-out per entrare in zona play-off.
Nel girone A una sola vittoria esterna, quella del Pavia che vince sul campo del Pordenone (0-1) e, sfruttando il pareggio a reti inviolate della capolista Bassano (0-0 con la Torres), accorcia le distanze, come fa il Como che supera per 2-0 il Renate. La testa della classifica è a una sola lunghezza, ma a mio parere la squadra lariana – ben costruita dal D.S Giovanni Dolci – ha evidenziato una buona solidità di team, un mix e un equilibrio che sono da squadre che puntano in alto, un reparto offensivo che trova con facilità il gol e quello difensivo difficile da trovare impreparato, ovviamente grazie a un centrocampo che miscela esperienza e dinamicità.
In questa decima giornata vi è da segnalare la quarta vittoria del Novara, 1-0 sull’Alto Adige e se come sembra si è “svegliato” un bomber come Evacuo il rientro nel campionato che compete al club piemontese è assicurato.
Nel girone B lo scontro diretto della giornata era Reggiana-Tuttocuoio, difesa meno battuta contro l’attacco più prolifico ma guarda il caso anche l’opposto essendo il reparto offensivo della Reggiana quello meno abituato a trovare il gol mentre la difesa del Tuttocuoio qualcosa ha sempre concesso. A spuntarla è la squadra emiliana: 2-0 e testa della classifica; scavalca infatti l’Ascoli che viene fermato da un tenace Gubbio, 2-2 e come per la capolista la squadra marchigiana evidenzia la sua forza nella solidità difensiva. Ma attenzione perché ovviamente a parità di buone difese la spunterà chi avrà anche capacità realizzative superiori e a mio parere il Pisa, che vince in trasferta 1-4 all’Aquila, detiene tutte e due i requisiti.
Curioso il dato statistico che opponeva Carrarese e Santarcangelo, quella che non ha mai perso e quella che non ha mai vinto: risultato finale 2-2 e tutto rimandato alla prossima domenica.
Nel girone C la spaccatura di valori preventivata qualche turno fa si sta concretamente verificando: le ultime sei in classifica perdono tutte e come detto all’inizio del mio editoriale i punti di differenza tra parte alta e parte bassa della classifica rispetto agli altri due gironi è molto più netta. Big-match di giornata è stato Salernitana-Lecce e a spuntarla è stata la squadra salentina che oltre a rilanciarsi, sperando per loro che abbiano più continuità nei risultati, riaccorcia la graduatoria. Ringraziano ovviamente le tre straordinarie sorprese di questo girone: la Juve Stabia che va a vincere in trasferta a Cosenza (0-1), il Matera sul campo del Barletta con identico risultato (0-1) e la Vigor Lamezia che rifila un rotondo e corposo 4-0 alla Reggina che sprofonda in bassa classifica.
Ma nella domenica dove vincono maggiormente le squadre a sfavore di campo la prima pagina è tutta per il Benevento, 0-2 con l’Aversa Normanna e primo posto da solo, unica squadra a non avere ancora perso e in questo girone non è un dato di poco conto, basti vedere che in quattro punti vi sono otto squadre (e che squadre!): un merito in più per la squadra ben guidata da mister Brini.
Buon calcio a tutti.