Ad Catania: “Tanti sciacalli si augurano il fallimento di questa società”
L’Amministratore Delegato del Catania, Pietro Lo Monaco, ha annunciato le proprie dimissioni dalla carica di direttore generale. Lo ha fatto al termine di una conferenza stampa fiume, durata quasi un’ora, nella quale ha ripercorso la sua seconda esperienza in rossazzurro e attaccando duramente anche i giornalisti: “Non si può fare un’analisi senza ricordare il passato. Io mi sono dimesso nel 2012, col Catania in Serie A, tanta liquidità e un patrimonio immobiliare. Nei quattro anni successivi il Catania è retrocesso in B, poi in C per altri motivi che non sto qui ad elencare. Nei quattro anni di disfacimento totale, tantissima colpa va adibita alla gestione ma io penso che nessuno possa tirarsi fuori dalla confusione e dai casini che sono stati generati in quei quattro anni. Alla fine tutti hanno parlato, discusso e giudicato ma alla fine di quei quattro anni c’è stato un solo fallito, ovvero il Calcio Catania. Gli altri erano tutti santi, tutti esenti da colpe. Io sono arrivato qui tre anni fa, con il Catania praticamente azzerato. Ricordo perfettamente tutti i discorsi, l’unico obiettivo era quello di salvare il Catania e non farlo fallire”. Lo Monaco rivendica il lavoro svolto in questo triennio per rifondare la società dalla basi: “Oggi il Catania è una società appetibile, abbiamo ricostruito il settore giovanile perché oggi abbiamo otto squadre del settore giovanile e una scuola calcio. Abbiamo 400 tesserati nel vivaio e 60 allenatori. Dico questo per rispondere agli sciacalli che vogliono solo il male del Catania. Abbiamo dato quattro ragazzi in Serie A, uno al Milan, uno alla Sampdoria, uno al Torino e uno al Verona, che porteranno complessivamente almeno cinquecentomila euro nelle casse della società. Questo per certificare il fallimento di cui tanto parlate. Torre del Grifo dà da mangiare a duecento persone ed è una struttura di eccellenza in Italia. C’è gente che preferisce far fallire il Catania e farlo ripartire dai dilettanti per giocare contro il San Tommaso. Seicento persone perderebbero il lavoro, ve lo immaginate se poi vanno sotto al Comune a protestare? Qualcuno ha mai dato aiuto al Catania in questi anni? Abbiamo mai preso punti di penalizzazione? Non mi risulta. Siamo un’azienda in difficoltà come tutti, abbiamo un monte debiti da affrontare ma stiamo andando avanti da soli, con le nostre forze. Secondo voi è normale leggere che squadre di C, come il Monza, spendono 14 milioni di euro per fare la squadra mentre noi ne spendiamo 3 e mi sento dire che dobbiamo vincere il campionato per grazia divina. Mi sorge il dubbio che ci sia qualcosa di preordinato dietro, alla luce di quello che vedo e leggo”.
Fonte: www.tuttoc.com