Serie D, il Foggia è la più penalizzata dalla sospensione del campionato
La cristallizzazione del campionato di Serie D non ha di certo accontentato tutti quanti. Anzi, si può dire che molte squadre sono rimaste penalizzate dalla proposta del consiglio della LND che di fatto ha congelato la classifica condannando – ingiustamente, secondo il parere della maggior parte degli addetti ai lavori – alla retrocessione le ultime quattro classificate di ognuno dei nove gironi.
Una scelta che in realtà non tiene conto in nessun modo di tutte le situazioni che si vengono a creare sul finire del campionato e che porta a festeggiare esclusivamente le nove capoliste, con grosso rammarico delle inseguitrici. La più penalizzata da tale decisione – stando non soltanto all’handicap in classifica, ma anche agli scontri diretti non più disputati – risulta il Foggia: dal 1° marzo 2020 (ultima giornata giocata in Serie D) i rossoneri distano una sola lunghezza dal Bitonto, con lo scontro diretto tra le due pugliesi che si sarebbe dovuto giocare tra le mura amiche del Pino Zaccheria. Un grosso dispiacere per Felleca e i suoi investimenti, l’ennesima delusione “fuori dal campo” per i tifosi rossoneri dopo le controverse decisioni della scorsa estate.
Anche il Prato, nel girone A, proprio come il Foggia dista soltanto un punto dalla vetta occupata dalla Lucchese: tuttavia, a differenza dei dauni, i biancazzurri avrebbero dovuto disputare lo scontro diretto in trasferta al Porta Elisa.
Anche il Monterosi risulta penalizzato, anche se rispetto a Foggia e Prato ha di meno da reclamare: la compagine laziale, lontana soltanto due punti dalla capolista Grosseto, ha già disputato entrambi gli scontri diretti (una vittoria per parte). Simile la situazione del Campobasso, a tre punti dal Matelica, che ha già disputato entrambi i match contro la capolista (due pareggi).
Le meno svantaggiate dalla proposta del consiglio della LND sarebbero l’Ostia Mare (-4, con lo scontro diretto con la Turris da disputare in trasferta); il Legnago (-5, con lo scontro diretto con il Campodarsego da giocare in casa); il Legnano (-4, con entrambi gli scontri diretti con la Pro Sesto già giocati); il Savoia (-7, con lo scontro diretto con il Palermo da giocare in casa) ed infine la Fiorenzuola (-7, con lo scontro diretto con il Mantova da disputare tra le mura amiche).
Ripartire in quarta serie non era possibile – ormai è assodato – ma fermare il campionato e “fotografarlo” a ben otto giornate dal termine non è giusto nei confronti di ognuna delle 164 società in gioco, che a inizio stagione hanno comunque versato una quota d’iscrizione alla LND. Ogni girone (in particolare l’A e soprattutto l’H) ha una storia a sé, che andava valutata caso per caso e in particolar modo doveva tener conto di tutti i fattori sopra elencati.