Felleca: “Casillo? Il miglior Presidente del Foggia. Chapeau”

Felleca: “Casillo? Il miglior Presidente del Foggia. Chapeau”
Pasquale Casillo e il Foggia, una storia già scritta, letta e riletta, ascoltata e riascolta, una storia che ogni volta ha sempre dell’incredibile. A distanza di anni, nessuno è riuscito a ripetere le imprese del “Re del Grano”, né a livello sportivo né a livello imprenditoriale. La Foggia a cavallo degli anni ‘80-‘90 dell’era di don Pasquale era una città più bella e piena di sogni, dove chi andava fuori, ci andava solo per studiare, pronto a tornare a casa perché qui, in fondo, si stava bene. La città aveva ancora qualcosa da dare ed il mondo dello sport qualcosa in cui sognare. Oggi quei tempi felici sono ricordi lontani di un’epoca che fu, probabilmente difficile da vivere nuovamente. Nell’anno del centenario se ne va uno dei protagonisti assoluti della secolare storia rossonera e in modo parallelo, la squadra che condusse alla ribalta si appresta a tornare tra i professionisti, dopo l’ennesimo fallimento. Contattato telefonicamente il Presidente del Calcio Foggia 1920, Roberto Felleca, ha raccontato il suo rapporto di stima e amicizia proprio con chi, da Presidente portò i satanelli in auge: “Con don Pasquale ci siamo conosciuti poco dopo arrivato a Foggia per via dei rapporti di amicizia che ci legano a Massimo Cellino”, spiega il numero uno del club pugliese e continua: “La prima volta abbiamo parlato a lungo e mi ha raccontato tante cose. Devo dire che lui ha sempre espresso pareri di stima nei miei confronti. Ci univa la grande passione per il calcio. Questo mi lusingava molto, insomma Pasquale Casillo ha cambiato il modo di far calcio in Italia”, sottolinea. Un confronto, quello tra i due, che fino a poco prima dell’aggravamento di salute era quasi un appuntamento fisso: “Ci vedevamo più o meno una volta a settimana per consultarci -racconta Felleca-. Era un piacere ricevere consigli da una persona come lui, un grande imprenditore ma soprattutto un grande tifoso del Foggia”. L’attuale massimo esponente del sodalizio rossonero affronta anche le grandi intuizioni di Casillo e quel qualcosa che l’ex patron rossonero non ha realizzato: “Essendo un grande tifoso del Foggia, forse nei momenti in cui era arrivato a compiere delle imprese in Seria A, poteva consolidare ancor di più la società. Forse sarò ripetitivo, ma l’ho detto anche a Casillo, la costruzione di un centro sportivo avrebbe valorizzato maggiormente l’assetto societario”, afferma Felleca. Il calcio attuale è un mondo pallonaro lontano da quello dell’ex leader cerealicolo: “Il calcio di oggi è totalmente diverso. Quello che ha fatto don Pasquale è quasi irripetibile, ma alcune realtà in Italia ci dimostrano che si può ancora sognare. Bisogna lavorare in modo manageriale -afferma il Pres-, costruendo prima una società con strutture e vivai, poi l’attenzione va anche all’inserimento in rosa di calciatori di un certo livello”.Per l’attuale Presidente dei satanelli non c’è dubbio, il calcio champagne con Zeman, i trionfi in campionato, le grandi scommesse su giocatori sconosciuti e il fiuto imprenditoriale fanno di Pasquale Casillo il miglior Presidente rossonero -la parentesi negativa del 2010 non cancella i successi tra anni ‘80 e ‘90, ndr-: “Penso che sia stato il miglior presidente del Foggia in assoluto, senza nulla togliere agli altri grandi nomi che hanno fatto altrettante cose straordinarie. Ha regalato delle emozioni che nessun’altra società ha dato fino ad ora. Non dico irripetibili, ma quasi. È davvero difficile realizzare le sue imprese, chapeau”, conclude Roberto Felleca a fcm.netplanet.it. Daniel Miulli