Anche se con notevoli sacrifici, e scapicollandosi non senza difficoltà fra Cagliari, Milano e Foggia, il Calcio Foggia 1920 ottempera alle prescrizioni più tassative per farsi trovare pronto nei termini previsti e con le carte in regola per l’ammissione ufficiale al campionato di serie C, conquistato meritatamente sul campo con 4 punti di vantaggio a 8 giornate dalla fine – fra cui lo scontro diretto allo Zaccheria – dal Bitonto penalizzato dalla sentenza CAF di venerdì scorso e dalla sorpresa Sorrento, seconde appaiate a 50 punti al momento dell’interruzione della “regular season”.
A qualcuno ancora sembra sfuggire, ma il Foggia in C è entrato dalla porta principale, non dai ripescaggi come si pronosticava, e rimane ancora incomprensibile la quasi indifferenza con cui la notizia è passata in città e fra i tifosi, forse troppo impauriti dalle restrizioni del covid per pensare di radunarsi in piazza a festeggiare (ma a Foggia si mangia ancora pane e pallone?)
Ripianate le perdite di bilancio, il Foggia nella giornata di ieri si è trasformato in società a responsabilità limitata e contemporaneamente sono stati versati i 350.000 euro utili alla fideiussione da presentare in Lega nei termini concessi per l’iscrizione, fideiussione unica, e che tale deve essere – contrariamente a quanto affermato da qualcuno [ndr] – ma che sarà garantita dai versamenti fatti da tutti i soci, proporzionali alle quote di partecipazione nella proprietà del club.
Una nota di merito va allora data innanzi tutto al Presidente e all’Amministratore Delegato, corsi a Foggia a sistemare tutto per conto della società e che in queste settimane non si sono mai fermati, insieme ai loro più stretti e fidati collaratori, fra impegni processuali, mercato, ed ora iscrizione al campionato, pur non dimenticando il contributo della dottoressa Pintus, rimasta sì a Cagliari, ma avendo (come sempre promesso) ottemperato economicamente – per la quota parte di sua competenza – a tutto quanto richiesto attraverso l’intervento della Map Consulting srl.
Alla fine anche i più oscuri presentimenti sull’avvenire dei rossoneri sembra si stiano rivelando poco veritieri, e persino i più scettici (o i più prudenti) cominciano a vedere qualche tinta d’azzurro nei nostri futuri orizzonti. Aspettiamo a ringraziare, naturalmente, peró sembra che manchino solo poche formalità a trasformare a giorni quella “y” in calendario nel glorioso nome del Foggia.
Che dire, infine? Non sarà scoppiata la pace in società, ma di sicuro c’è quella minima comunità d’intenti e di rispetto per gli impegni presi che potrebbe finalmente traghettare il Foggia in acque meno agitate ed in porti più tranquilli, in attesa che “qualcosa” possa cambiare negli assetti societari, come con sempre maggiore assiduità e clamore si vocifera sui social (e non solo). Tuttavia di questo ci piacerebbe parlarne solo se e quando si avranno notizie ufficiali e definitive.
Per aspera ad astra: stai a vedere che una stagione cominciata nel peggiore dei modi, fra durissime polemiche e divisioni, non si trasformi come una crisalide in un futuro prospero e ricco di emozioni.
Chi vivrà vedrà.
Francesco Bacchieri