Intervista ad Elio Di Toro, Direttore Sportivo Audace Cerignola
Michele Pazienza ed Elio Di Toro, due ex rossoneri in sella al progetto Audace Cerignola. Dopo cocenti delusioni sportive, i gialloblù hanno già dato il via al campionato di Serie D 2020/2021.
Elio Di Toro, Direttore Sportivo dell’Audace Cerignola ha analizzato il momento vissuto dalla squadra ofantina alla nostra testata.
Il calciomercato è ormai conlcuso. La società ha lavorato bene per rinforzare la rosa?
Abbiamo cercato di colmare mancanze numeriche per assicurare all’allenatore importanti ricambi nei vari reparti. Stiamo ancora valutando alcuni svincolati per “chiudere il cerchio”.
Le prime due gare in campionato, contro Altamura e Fidelis Andria, sono terminate con un pareggio. C’è qualche rammarico per questi risultati?
Per il gioco espresso in campo potevamo portare a casa più punti. Il calcio però è anche costituito da episodi e situazioni che determinano il punteggio finale. Un aspetto importante è aver visto la squadra in crescita e questi punti sicuramente li recupereremo durante il corso del campionato.
Cosa ha spinto la società nel puntare su Michele Pazienza, allenatore molto giovane?
Il mister ha un’idea tecnico-tattica ben precisa, ha il carattere per affrontare al meglio questo campionato ed ha un’esperienza calcistica fondamentale per il ruolo che ricopre. Inoltre Pazienza ha grande ambizione e soprattutto la giusta umiltà per ottenere grandi soddisfazioni.
Qual è l’obbiettivo di questa stagione?
Seguiamo una progettualità di crescita che ci porterà negli anni a risultati importanti. Dobbiamo lottare su ogni campo per raggiungere quanto prima la salvezza e poi cercare di continuare in positivo al fine di essere presenti, al termine del campionato, nelle zone importanti della classifica.
L’Audace Cerignola si ritiene penalizzato dalla sentenza relativa alla combine Bitonto-Picerno?
Rimarchiamo delle situazioni che ci hanno enormemente svantaggiato, la vera giustizia non c’è stata. Le decisioni prese dagli organi preposti le accettiamo, ma da un punto di vista etico se c’era una squadra che doveva ottenere la promozione, quella era il Cerignola. In ogni caso ormai è inutile parlare del passato, pensiamo solo all’avvenire.
Ieri purtroppo è mancato Nonno Damiano, un tifoso storico dell’Audace. Questo il ricordo del D.S.
Era sempre presente con i suoi consigli e le sue indicazioni. Tanti calciatori e tanti tecnici sono passati, lui è sempre rimasto a sostenere l’Audace ed ogni vittoria, ogni risultato positivo saranno dedicati a Nonno Damiano.
Antonio Iammarino