Il Benevento respinge le accuse. Di Somma: A Pagani penalizzati noi
Ogni derby, sarà il classico luogo comune, ma pare proprio che la realtà sia effettivamente questa, è una partita a sé stante, una sfida che prescinde dai canoni classici in cui ci si può imbattere quando si affronta, o analizza un’altra tipologia di partita. Le tensioni ed il trasporto emotivo, soprattutto se alla carica campanilistica si aggiungono le esigenze di classifica delle due squadre sono a dir poco amplificate. Paganese-Benevento è stata proprio questo tipo di partita, bella, ben giocata, avvincente, ma anche maschia, a tratti spigolosa, con tre espulsioni che si sono aggiunte ai quattro gol realizzati dalle due squadre e l’inevitabile corollario di polemiche e di botta e risposta tra le due parti. Da Pagani si lamentano per le due decisioni arbitrali dalle quali sono scaturiti i due gol, ossia il calcio di punizione battuto da Campagnacci per il colpo di testa vincente di Alfageme, ed il calcio di rigore concesso a Mazzeo per l’immediato pareggio giallorosso dopo il nuovo vantaggio locale firmato Girardi. Nella circostanza è stato espulso Bocchetti per proteste. Non si è fatta attendere la replica sannita. Salvatore Di Somma, attraverso un’intervista rilasciata nell’edizione odierna del giornale Ottopagine, ha rispedito al mittente ogni accusa: «Sono tutte favole. – ha tuonato il direttore sportivo giallorosso – Ho sentito e letto le parole di Sottil ma non le condivido. Il Benevento è stato spesso sfavorito da episodi arbitrali e questo è avvenuto anche a Pagani. Il rigore in nostro favore c’era, mentre il gol annullato ad Alfageme è frutto di una gravissima svista come evidenziano anche le immagini televisive. Non è la prima volta che ci capita. E se quel gol fosse stato convalidato staremmo qui a parlare di altro…».
In effetti, nell’arco della stagione, anche il Benevento ha avuto qualche decisione arbitrale non esattamente favorevole, ma ridurre agli episodi in cui è stato coinvolto il direttore di gara, un derby così combattuto e avvincente non è certamente corretto. Il Benevento ha interpretato male la gara nei minuti iniziali, e questo è un dato di fatto inoppugnabile, così come non è eresia affermare che, una volta spostatasi l’inerzia della gara dalla parte dei sanniti, sarebbe stato lecito attendersi un bottino più pingue. Per giunta, la vittoria della Salernitana del giorno prima, avrebbe dovuto conferire maggiore determinazione ad una squadra apparsa, per tutto l’arco della gara, più propensa ad uscire indenne dal campo della squadra più in forma del momento, che a centrare il colpo grosso. Non mancavano le attenuanti a Brini e i suoi ragazzi, giusto sottolinearlo, il pari è un risultato, a prescindere da ogni considerazione su quanto avvenuto sul terreno di gioco, più che accettabile, che ha consentito di mantenere primato solitario e imbattibilità. Domenica al Vigorito arriverà il Lecce, il tecnico di Porto Sant’Elpidio potrà riprendere la preparazione (si ricomincia domani pomeriggio alle ore 15.00, sul rettangolo verde di Paduli) sapendo di poter contare, per la sfida con i salentini, su due elementi di ruolo in mediana (rientra Vitiello dalla squalifica) e su un Allegretti che lavorerà per tutta la settimana con i suoi nuovi compagni. Dopo lo scampolo di partita concessogli a Pagani, possibile un minutaggio maggiore, magari non dal primo minuto, ma un impiego graduale che gli consenta di mettersi il più rapidamente possibile al passo con gli altri.