Teramo-Foggia: analisi tattica del 4-2-3-1 di Paci, rivelazione del campionato

Non c’è tempo per festeggiare i tre punti conquistati a Cava de’ Tirreni per il Foggia, che domani, dopo solo tre giorni dall’ultimo match, affronterà il Teramo. La squadra di Massimo Paci è la sorpresa, fin’ora, del campionato e staziona al secondo posto in classifica, insieme al Bari, grazie ai 20 punti ottenuti. I biancorossi non hanno un’alta media realizzativa: 1,33 gol segnati per partita, dato più basso rispetto a Ternana (2,54) e Bari (2,1) che, insieme al Teramo, compongono il podio in classifica. Il punto di forza della formazione di Paci è la compattezza tra le linee, che ha reso la squadra capace di subire solo 4 gol in 9 partite – media di 0,44 -, tutti in trasferta.

Sotto il punto di vista tattico, il Teramo si schiera con il 4-2-3-1 che in fase di non possesso si trasforma in un 4-4-1-1 che lascia pochi spazi agli avversari. Gli interpreti in queste prime giornate di campionato non sono stati sempre gli stessi, sia per l’elevato numero di impegni in pochi giorni, come sottolineato in apertura, ma anche per la presenza di alcuni calciatori positivi al Covid-19 in queste settimane. C’è, però, una costante ed è rappresentata da Ilari, il calciatore più tecnico e quello con più gol realizzati dalla squadra di Paci fino ad oggi, il “Curcio” dei biancorossi per intenderci.

In fase offensiva il 4-2-3-1 del Teramo è atipico e dinamico, poiché c’è un continuo scambio di posizione tra la punta e il trequartista, che non dà punti di riferimento alla difesa. Se analizziamo alcuni gol e varie azioni dei biancorossi, notiamo che spesso il trequartista attacca la profondità, la punta si abbassa per ricever palla e scaricarla sull’esterno, pronto a ricevere un cross inserendosi tra le maglie avversarie.

In fase difensiva, invece, la maggior parte dei gol subiti sono nati dalle corsie laterali e quasi tutti in maniera molto simile: quando l’ala dei biancorossi è reduce da un’azione offensiva e non è in fase di copertura, il terzino è costretto a salire per contrastare l’avanzata esterna avversaria e alle sue spalle si apre uno spazio che viene sfruttato dall’inserimento di un attaccante o di un centrocampista avversario, fronteggiato dal solo centrale di difesa che è costretto ad allargarsi.

Per linee centrali, invece, il Teramo è invalicabile e questo fa presagire che in attacco il Foggia avrà bisogno di calciatori dotati di inventiva  e poco statici per creare problemi alla retroguardia biancorossa.

Potrebbe essere, quindi, una partita adatta ad un calciatore con le caratteristiche di D’Andrea, che svaria molto su tutto il fronte offensivo, o a Balde, abile nel dribbling, piuttosto che ad un attaccante come Dell’Agnello che fa della fisicità il suo punto di forza e potrebbe risultare facilmente prevedibile.

Antonio Iammarino