In Serie C gli over 35 fanno ancora la differenza. La classe supera i discorsi anagrafici?
“Non sei mai troppo piccolo per fare la differenza“, recitò Greta Thunberg in uno dei suoi discorsi, diventato poi di risonanza mondiale, per rispondere a tutti coloro che la accusavano di essere troppo giovane per tenere interventi di quel calibro sull’inquinamento ambientale.
Se contestualizziamo l’espressione dell’attivista svedese nel mondo calcistico, e in particolare nel girone C di Serie C, notiamo come anche in questo ambito trovi pienamente riscontro. Sono molti gli under che si sono messi in luce in queste prime giornate di campionato, con assist, gol e ottime prestazioni. Ma a far la differenza, in molti casi sono stati anche, e soprattutto, i calciatori con più esperienza: gli over 35, quelli che chiameremo gli “old school“. Se esiminiamo la penultima partita del Foggia, con la Cavese, notiamo come a spostare gli equilibri sia stato un episodio ben preciso: al 51′, sullo 0-0, Fumagalli intuisce il rigore di Favasuli e la partita assume una piega diversa, poiché il penalty parato dà fiducia alla squadra di Marchionni, che al termine del match porta a casa i tre punti. Protagonisti del tiro dagli 11 metri sono stati Favasuli e Fumagalli, dalle cui carte d’identità si legge rispettivamente “24 agosto 1983” e “23 marzo 1982“: 37 anni per il centrocampista della Cavese, 38 per il portiere del Foggia.
Tra gli “old school” più rinomati in Serie C troviamo anche Felice Evacuo, attaccante di peso ed ottimo realizzatore. Le sue qualità sono ben note, e i rossoneri ne ebbero prova alla quinta giornata: il Catanzaro passò in vantaggio sul Foggia grazie ad un guizzo del centravanti che, dopo esser scappato alle spalle della difesa pugliese, spedì il pallone all’angolino.
Nel derby contro il Foggia, Antenucci gelò tutti gli spettatori rossoneri con un tiro che si stampò sul palo e di poco non portò il Bari in vantaggio.
Possiamo proseguire facendo tanti nomi tra gli over 35 protagonisti del nostro girone: Gigi Castaldo(1982) nella Casertana e Reginaldo(1983) nel Catania tra i più gettonati del reparto offensivo, Di Cesare(1983), Mammarella(1982) e Izco(1983) guidano la linea di difesa di Bari, Ternana e Catania, Tomei(1984) protegge la porta della Juve Stabia, e molti altri ancora.
La morale è che in un campionato come la Serie C non si è mai troppo grandi per fare la differenza, perché le qualità dei singoli superano i discorsi anagrafici e perché, come supponeva il grande Muhammad Ali, “L’età è quella che pensi che sia. Si è vecchi quanto si pensa di esserlo”.
Antonio Iammarino