Quell’abbraccio dei tifosi nella partita più difficile da giocare
Che il Covid-19 abbia inciso sulle classifiche, i campionati e le formazioni non è più una novità. Il Coronavirus è sceso in campo e nei campionati professionistici ha rinviato gare, sospeso partite, rivisto moduli, proibito di godere del grande spettacolo del calcio.
Nella stagione 2020-2021, club e tifoserie sono tenute a fare i conti con veti e divieti, tra decreti governativi, ordinanze regionali, in un dialogo costante tra stato e regioni che rivedono giorno per giorno la classificazione dei territori dove il virus è più diffuso. Nella geografia dei colori dei territori italiani ci separa un’invisibile linea che ci ricorda la vulnerabilità del contesto storico in cui viviamo ed il valore di ciò che ci è stato tolto. E la cosa assume maggiore rilevanza e preoccupazione se ci si sposta da una regione all’altra. In occasione delle trasferte del Foggia, delle cinque province raggiunte per i match dai satanelli, ben 4 rientrano nella “zona rossa” e questo la dice lunga sulle condizioni di emergenza sanitaria in cui versa il Paese. Così, in attesa di vaccini, si attendono nuove restrizioni e misure di contenimento, già da domani, con una revisione sulla distribuzione delle zone ad alto rischio e la chiusura anticipata delle province più colpite dal virus. Per la capitanata, che con la Bat guida la classifica dei positivi al covid 19 in Puglia (con centinaia di vittime ed oltre 9 mila contagi dall’inizio della pandemia), Emiliano ha già chiesto l’adozione di nuovi provvedimenti per lo scenario di massima gravità in cui versa.
E’ una partita importante e si gioca lontano dai campi di calcio ma ha il sostegno degli Ultras del Foggia.
Nelle ultime ore campeggiano dinanzi ai presidi sanitari della città e dei centri della provincia striscioni di incoraggiamento rivolti al personale medico e paramedico ad esprimere il sostegno della comunità rossonera a quanti sono in prima linea nella lotta al coronavirus, in un tifo collettivo che è anche inno alla vita. Da Deliceto a Stornara, da Stornarella a San Nicandro Garganico con San Marco in Lamis, Rodi Garganico, Apricena, San Severo, Vico del Gargano fino San Giovanni Rotondo: “Le stelle brillano di più quando è più fonda la notte”, si legge. E se brillano le stelle battono anche i cuori, quelli rossoneri, di curva nord e curva sud, e si accendono di impegno, solidarietà, senso di appartenenza, archiviando persino la sconfitta di ieri a Teramo. Perché oltre il gioco, i numeri ed i risultati c’è la vita. E c’è la partita più difficile da giocare: una gara che si disputa tra le corsie degli ospedali contro un nemico cinico e invisibile. Ma sul campo, questa volta, ci sono anche loro. A stringersi attorno ai sanitari in un abbraccio consolatore e simbolico, amichevole e buono a sostegno di tutta la comunità foggiana.
Flora Baldi