Dopo un mese intenso di recuperi e turni infrasettimanali, finalmente ritorna la settimana di lavoro per il Foggia, che permetterà a Marchionni e al suo staff di poter preparare i propri giocatori al meglio per la sfida di questa domenica.
Come prossimo avversario il Foggia si troverà di fronte al suo recente passato trascorso in Serie B, che ha in comune con i rossoneri il triste epilogo che quei momenti hanno riservato ai propri tifosi: si tratta del Palermo.
Il passato in questione è la Serie BKT 2018 – 2019, la prima in assoluto con 19 squadre, decimata dai rispettivi fallimenti di Bari, Avellino e Cesena. Il Foggia mancò di poco un potenziale fallimento (che si concretizzò poi a fine stagione) a causa del filone d’inchiesta legato al caso Curci, ma la fortuna diede la possibilità alla gestione Sannella di partire quell’anno con un deficit di 15 punti in stagione, ridotti prima ad 8 e poi a 6, che terminò però con la retrocessione in Serie C ottenuta sul campo.
Di contro, il Palermo affrontò quella stagione con una pesante contestazione da parte della tifoseria contro la gestione Maurizio Zamparini, che ormai aveva smesso di brillare come faceva un tempo.
L’ex patron rosanero navigava in acque torbide già da tempo e aveva voglia e fretta di vendere l’intero pacchetto societario. Così decise di affidare le sorti del club siciliano ai fratelli Tuttolomondo.
Al termine di quella stagione, il Palermo riuscì a qualificarsi agli spareggi promozione per la A. Sfortunatamente però non ebbe modo di giocarli. La FIGC condannò per la responsabilità oggettiva la società rosanero, a causa della cattiva gestione societaria mandata avanti da Zamparini, che costarono ben 20 punti di penalizzazione.
Al danno dei playoff negati, si aggiunse la beffa della mancata iscrizione da parte della nuova proprietà alla stagione successiva, condannando all’oblio la tifoseria rosanero.
Scelta societaria, quella dei Tuttolomondo, che alla fine non si è rivelata poi la migliore, in quanto poi sono stati messi sotto accusa dalla Guardia di Finanza per il reato di autoriciclaggio.
Nonostante le difficoltà incontrate da entrambe le società, sia Foggia che Palermo hanno trovato nelle nuove società, con Roberto Felleca da una parte e Dario Mirri dall’altra, la forza di ricominciare da zero e a ritrovare i professionisti dopo un solo anno di purgatorio in Serie D.
Per il grande rispetto e sostegno che le due tifoserie stanno dimostrando da qualche anno l’un l’altro, il Pino Zaccheria non avrebbe fatto fatica a fare sold-out, se non fosse per la pandemia globale ancora in atto.
Nonostante le lacrime a ciò che stato il passato, è il momento di pensare al presente. Vediamo allora come le squadre arrivano alla sfida di domenica prossima qui, in Capitanata.
Come arriva il Foggia
Con la vittoria ottenuta sul campo della Viterbese, il Foggia si mantiene in zona playoff con 18 punti fatti in 13 partite. Gli stessi della Juve Stabia di Pasquale Padalino, che però ha nel suo organico tanti elementi di categoria superiore rispetto a Marco Marchionni.
Nelle ultime uscite stagionali, molto giocatori sono andati in riserva di energie, non riuscendo ad esprimersi sempre al meglio. Con una settimana di lavoro piena e senza interruzioni, gli uomini di Marchionni potranno concentrarsi al meglio per la gara di domenica, con l’augurio che possa ripetersi la prestazione con cui sono riusciti a battere il Bari.
Per poter ripetere l’impresa del derby, il Foggia potrà contare nuovamente sul suo bomber Alessio Curcio, che ha scontato il turno di squalifica rimediato a Vibo Valentia.
Come arriva il Palermo
Dopo le grandi difficoltà incontrate in questo inizio stagione, soprattutto a causa dei tanti casi di positività da Covid riscontrati in squadra, gli uomini di Boscaglia stanno crescendo di condizione, che ha permesso ai rosanero di lasciare i bassifondi della classifica per entrare in zona playoff.
Con due gare ancora da giocare (una oggi contro la Viterbese), il Palermo è 10° con 15 punti conquistati. Nelle ultime 5 gare i rosanero hanno raccolto 12 punti, frutto di 4 vittorie ed una sconfitta, quella contro la Turris allo scadere.
Come il Palermo, è in crescita anche il suo bomber di riferimento Andrea Saraniti, che nonostante i soli 3 gol realizzati, ha contribuito in maniera significativa alla risalita in classifica con tante prestazioni di sacrificio.
I precedenti
Sono tanti i match disputati trai i satanelli e le aquile allo Zaccheria. Ultimo in ordine cronologico risale proprio alla stagione 2018 – 2019, che terminò con una sconfitta per i rossoneri. Il risultato finale fu di 1 – 2, con Alessandro Salvi e Aleksander Trajkovski che risposero al vantaggio iniziale di Oliver Kragl su calcio di punizione.
Un precedente storico importante, sempre in Serie B, fu invece la partita di ritorno della stagione 1995 – 1996, che terminò con la vittoria del Foggia in extremis con il guizzo vincente di Igor Kolyvanov.
Marco Gabriele Scopece