Ormai Prossime le elezioni Fidal Nazionali, Stefano Mei presenta il team: “Vogliamo essere sempre sul campo”, nella squadra anche il Pugliese Domenico Di Molfetta
“Competenti e sempre sul campo” così Stefano Mei (noto alle cronache e al grande pubblico per la fantastica vittoria agli Europei di Stoccarda 1986 (il fantastico tris azzurro Mei-Cova-Antibo nei 10.000 metri), candidato alla presidenza della Fidal per il quadriennio 2021-2024, intende la nuova squadra presentata nel corso di una conferenza stampa in streaming, in vista dell’Assemblea Nazionale elettorale del 31 gennaio 2021. Il team sarà basato su una parola: meritocrazia. “Abbiamo cercato le migliori soluzioni per la nostra atletica, vagliato diversi profili per avere una squadra il più possibile coesa. Un team equilibrato, dirigenti che vivono sul territorio, tecnici veri sempre sul campo e non burocrati, e poi abbiamo scelto due atleti davvero rappresentativi. Vogliamo che tutti i componenti della nostra squadra siano sempre presenti sui campi di gara”. Abbiamo lavorato ascoltando il territorio, anche con webinar online visto il momento particolare”. Ha detto il candidato alla presidenza che ha poi continuato: “L’atletica è fatta di metro e cronometro, valori si vedono oggettivamente. “Il mondo del running, con la corsa su strada non deve essere di ‘serie B’ e sarà messa al centro con una Commissione apposita che la gestirà. Vogliamo sollecitare le amministrazioni per la creazione di nuove realtà, per supplire a questa mancanza di impianti indoor, mentre per l’atletica outdoor sappiamo che molti campi scuola delle province si sono deteriorati, quindi vogliamo esaminare la situazione e affiancare le società sul territorio”.
Infine la creazione di una alternativa ai gruppi sportivi militari, che sostenga i “giovani talenti per uno o due anni, lasciandoli nella propria realtà e fornendo un sostegno economico da parte della Federazione”, ma anche istituendo accordo con realtà imprenditoriali affinché “assumano part-time i ragazzi che vogliono continuare a fare atletica, aiutandoli a proseguire nella propria attività sportiva, e allo stesso tempo ingresso il loro ingresso nel mondo del lavoro”.
Il Prof. Domenico Di Molfetta ( Foggiano, già responsabile della Nazionale FIDAL settore lanci con tre Olimpiadi all’attivo…) è candidato consigliere federale in quota tecnici affianco a Mei Presidente ,spiega così la sua scelta: “A parte la mia pluriennale amicizia che mi lega a Stefano e Francesco Panetta, son chiaramente onorato di far parte di questo fantastico gruppo, ho seguito, in questo ultimo periodo, tutti i vari Webinair organizzati da Stefano con tutte le regioni , incontri che hanno dato a tutti (tesserati o simpatizzanti dell’atletica), di confrontarsi e manifestare direttamente al candidato presidente Mei e al suo Gruppo “Orgoglio del riscatto”, le esigenze del territorio, persone “volontarie “ che dedicano il loro tempo e la loro passione nel fare l’ atletica tutti i giorni sul campo. L’azione dell’ “ascolto” posta in essere da Stefano è stata di grande efficacia….efficace perché non sono rimaste parole al vento portate dalla base ( o peggio come nei “giochi” che spesso accadono in pre elettorale il dare “virtualmente” a tutti quello che si richiede, anche la luna, illudendoli, tanto è importante prendere il voto, poi solitamente si scompare), la fattività dello scambio di idee voluta da Stefano e il suo Team è stata molto utile ad arricchire il programma stesso del gruppo “orgoglio del riscatto”. Mi hanno molto colpito le parole chiave della sua campagna elettorale: “meritocrazia e territorio”, due parole spesso dimenticate…… Sicuramente mi hanno convinto l’entusiasmo e una vera voglia di cambiamento basato, non su promesse iperboliche , ma su basi concrete e soprattutto fattibili, come espresse e richieste spesso dal territorio, con il coinvolgimento di tutti non riservate ai soliti noti. Temi per me fondamentali : la scuola, che in un momento come questo ha bisogno di progetti che ritornino al semplice , coinvolgendo in primo luogo il MIUR e poi istituzioni scolastiche e le società del territorio come supporto diretto al progetto scuola ; un ritorno allo scambio di idee ed esperienze tra tecnici , soprattutto dove ( come spesso accade nei territori)ci sono scuole di specialità, che spesso non vengono considerate solo perché non hanno l’atleta olimpionico, ma che nella pratica “producono decine di atleti e atlete di ottimo livello, ma soprattutto fanno promozione. Nei webinar mondo del running, con la corsa su strada mi ha colpito il disagio che vivono le società che dedicano tempo ed entusiasmo alle loro specialità, l’intervento a parer mio deve essere immediato , coinvolgendo questo esercito di volontari sia al miglioramento delle specifica legate alle loro discipline, ma ponendo in essere una azione di coinvolgimento a 360° .Altro punto a mio avviso indispensabile è ritornare a scrivere e pubblicare le nostre esperienze tecniche e metodologiche, avevamo un centro studi e ricerche invidiato (in senso buono) e letto in tutto il mondo , ormai scomparso.
Per fare tutto questo bisogna dedicare ogni attimo della propria giornata, dal lunedì alla domenica, rinunciando totalmente alla propria precedente attività professionale e sacrificando, tantissimo, la propria vita privata. Credo che questa sarà una delle armi vincenti per Stefano Mei e per tutti i componenti del consiglio, e chiaramente la mia. Per fare tutto quanto appena accennato, si deve considerare il proprio ruolo alla stregua di una missione, nella misura in cui si debba dare tutto in cambio fondamentalmente di soddisfazioni morali legate all’amore che si prova per questo sport, due sole parole Passione e Competenza ….chi legge può, in cuor suo, pensare quale delle due sia scomparsa nella FIDAL Nazionale negli ultimi anni….forse ambedue. La sfida non sarà facile ed ho grande rispetto per i competitor, ma sono sicuro che il nostro gruppo ha toccato le “corde” del disagio in cui vive l’atletica e sicuramente porterà la tanto richiesta “cambiamento” , con la semplicità ed il coinvolgimento di tutti …nessuno escluso.
Prof. Domenico Di Molfetta