Il Foggia aprirà nelle prossime ore una nuova era e per la prima volta nella sua centenaria storia sul ponte di comando del club salirà una donna, Maria Assunta Pintus: l’imprenditrice sarda ha trovato con Felleca l’intesa per esercitare a pieno titolo il diritto di prelazione. Controllerà da sola la Corporate e di conseguenza l’80% del club, con buona pace di tutti e con una telenovela che finalmente vede scrivere la parola fine. Si apre una nuova storia, si dà il via ad un nuovo progetto che sarà la stessa Pintus a tratteggiare nei prossimi giorni alla città. Un progetto che, a quanto pare, coniugherà il calcio e il sociale, visto che da quanto si sa non mancheranno iniziative parallele al campo. E proprio sul campo l’imperativo è reagire. Senza paura e con la consapevolezza che tutto, nel variegato mondo pallonaro, è possibile.
Sulla carta Foggia-Ternana è sfida dal pronostico scontato: da una parte i rossoneri (che con le prime della classe, Bari a parte, sono sempre andati a vuoto…), dall’altra la super capolista, unica formazione dei campionati top europei imbattuta e ormai virtualmente già con un piede e mezzo in serie B. Una macchina da gol impressionante, quella di Lucarelli, che solo pochi giorni fa nel ha rifilati per esempio 5 al Catania. Il Foggia, invece, si lecca ancora le ferite dopo essere stato letteralmente “sbranato” dai lupi avellinesi.
Il calcio, tuttavia, si sa, non è scienza esatta. E l’imponderabile è sempre dietro l’angolo. Ecco perché è sbagliato ritenere scontato l’esito dell’incontro di domani. Per una serie di ragioni, che spaziano dallo spirito di rivalsa dei rossoneri alla legge dei grandi numeri (la Ternana finora non ha mai perso…). La sfida anticiperà il sentitissimo derby di Bari. E proprio al San Nicola, con ogni probabilità, partirà l’era Pintus. Il derby di Puglia come battesimo di un nuovo corso. In bocca al lupo, vecchio Foggia…
Carmine Troisi